Uno studio ha dimostrato che bisogna pulire bene le borracce per evitare contaminazioni da batteri. Borracce usate come al posto delle bottiglie di plastica.
Con un’ultima direttiva, il Parlamento Europeo ha messo fine all’utilizzo della plastica monouso. Dal 2021 sarà vietato vendere e produrre oggetti di plastica usa e getta.
Si vieterà l’uso di alcuni prodotti come: di piatti, posate, cannucce e bastoncini di plastica per i palloncini. Poiché saranno vietate anche le bottiglie di plastica, in una scuola di Agrigento, come alternativa, sono state distribuite ad alunni e docenti, 300 borracce di alluminio.
In molti hanno deciso di fare più attenzione alla quantità di plastica che giornalmente si produce. Per iniziare si può cercare di evitare il consumo delle bottiglie di plastica per bene acqua, succhi o bevande varie. Un sostituto molto valido è la borraccia. Il vantaggio è che si possono utilizzare più e più volte. Possono essere di vari materiali come l’acciaio, in alluminio o anche in vetro.
Un aspetto importante da non sottovalutare e la pulizia di questi contenitori. A contaminare le borracce possono essere diversi microrganismi che, come ben si sa, non sono visibili ad occhio nudo. Per eliminare i funghi, le muffe, i batteri e le spore ci vuole molto di più di un passaggio veloce sotto l’acqua corrente.
Uno studio, pubblicato sul Journal of Excercise Physiology Online, ha dimostrato che la borraccia deve essere lavata con cura e tutti i giorni. La pulizia accurata deve essere fatta anche se dentro la borraccia c’era solo acqua. Una pulizia, ancora più necessaria, se si è usato il contenitore per tisane o succhi di frutta.
Per lo studio sono stati analizzati 30 campioni di bottiglie di persone che si allenavano in palestra e sono state confrontate con 30 bottiglie nuove, mai usate da nessuno. I risultati sono stati sorprendenti, l’83% dei contenitori usati era contaminato da batteri, Stafilococco o E-coli in particolare.
I batteri possono contaminare la borraccia attraverso il contatto della bocca o della mani sporche o se non viene chiusa.
Se le borracce riportano la dicitura “lavabile in lavastoviglie” è molto facile lavarle. Basta svitarla ed inserirla durante il normale lavaggio.
Se invece, come in molti casi succede, non si può lavare in lavastoviglie si più lavare con acqua calda e detersivi per piatti per una borraccia in acciaio inossidabile. Ricordarsi di lavare bene anche il tappo e la filettatura della chiusura dove si può facilmente annidare lo sporco.
Oppure si può optare per un lavaggio “naturale” con aceto o bicarbonato. Sono degli ottimi alleati nella pulizia di diversi oggetti. Si riempie mezza borraccia con aceto bianco e acqua, lasciando agire la soluzione tutta la notte e poi la si sciacqua bene il mattino dopo. Vale lo stesso procedimento se si usa l’aceto al posto del bicarbonato.
Discorso diverso se si utilizza una borraccia di alluminio. In questo caso è sconsigliato il lavaggio in lavastoviglie a causa dei detergenti e delle alte temperature che si raggiungono nel lavaggio che possono andare a rovinare la borraccia. É sconsigliato anche usare sostanze acide o il bicarbonato. Quest’ultimo non dovrebbe mai essere usato per pulire pentole o utensili da cucina in alluminio. Siccome è molto alcalino va a reagire con l’alluminio causandone la perdita di lucentezza e di colore.
É utile, per pulire tutte le borracce, procurarsi uno scovolino per bottiglie, soprattutto se il collo della borraccia è troppo stretto per raggiungere il fondo e pulire le pareti interne con la spugna.
Come riportato da Greenme, è meglio acquistarne una con il fondo in acciaio inox removibile. In questo modo sarà più facile pulirle la parte inferiore e l’interno.
Ancora meglio se hanno un’apertura larga che sarà più facile da pulire. Come materiale è da preferire l’acciaio inossidabile e fare attenzione alla presenza della dicitura “per uso alimentare”. Inoltre controllare che sulla confezione o sul contenitore che sia scritto “in acciaio inox 18/8 o 304”, che sono le due categorie di acciaio inossidabile per uso alimentare.
Voi unimamme come vi attrezzerete per sopperire alla futura sostituzione di questi materiali di plastica per uso alimentare?
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