Un bimbo di 3 anni ha trascorso metà della sua vita in ospedale.
Giacomo è un bambino di 3 anni che ha trascorso metà della sua breve vita in ospedale.
Il piccolo infatti è in attesa di un cuore nuovo, praticamente dalla nascita.
Dopo un primo breve periodo presso il Regina Margherita di Torino Giacomo è stato dimesso, ma un anno e mezzo più tardi la sua situazione si è aggravata ed è stato nuovamente ricoverato, fino a questo momento.
La sua mamma, Maria Teresa Colla, ha condiviso i primi momenti dopo il parto, quando i medici hanno capito che c’era qualcosa che non andava e sono intervenuti trasferendo il piccino da Alessandria al Regina Margherita. “E io, otto ore dopo aver partorito ho firmato per poter essere dimessa e andare da lui”.
Così, dal 22 dicembre del 2017 il piccolo Giacomo è ricoverato al sesto piano del reparto di cardiologia, esattamente da 17 mesi. La sua mamma si divide quindi tra l’assistenza di suo figlio malato e la casa di Cerrina, ad Alessandria, dove la attendono altre 2 figlie.
Il piccino, che soffre di una coartazione aortica, vive grazie a un Berlin Heart, un cuore artificiale che gli consente di gattonare, giocare e camminare, ma solo in ospedale. Questo strumento dovrebbe essere usato solo per pochi mesi, ma nel caso di Giacomo le cose sono andate diversamente.
“Noi invece siamo arrivati a 17. Ma non è il primo caso. Altri bambini lo hanno avuto per un periodo di tempo analogo e purtroppo c’è anche chi ha aspettato un cuore nove anni. Ma almeno è rimasto a casa” ha sottolineato mamma Teresa.
Maria Teresa viene aiutata però dall’associazione Amici bambini cardiopatici guidata da Marina De Nardo.
Unimamme, cosa ne pensate della vicenda di questa famiglia di cui si parla sul Corriere?
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