Noemi, la bimba ferita durante un attentato camorristico a Napoli ha mosso i primi passi.
Unimamme, dal Santobono di Napoli, dove è ricoverata la piccola Noeni, la bimba ferita in un attentato camorristico nel capoluogo partenopeo, giungono buone notizie.
Solo poco tempo fa la piccola di soli 4 anni era stata trasportata da terapia intensiva al reparto dove poteva trascorrere più tempo con i genitori.
Ora, a un mese di distanza da quella tragica giornata, esattamente il 3 maggio scorso, Noemi ha mosso qualche passo grazie a un busto.
Tutto merito non solo della tenacia di questa bimba, ma anche delle cure ricevute in questo ospedale. Noemi infatti era arrivata in gravissime condizioni dopo che un proiettile l’aveva raggiunta all’apice di uno dei polmoni, attraversando in obliquo la colonna vertebrale e ferendo anche una delle vertebre.
Il proiettile aveva mancato di pochi millimetri il cuore e l’aorta, altrimenti la bimba sarebbe morta. Inoltre Noemi non ha riportato lesioni midollari, questo vuol dire che non rimarrà paralizzata.
I medici e la sua famiglia seguono da vicino i suoi miglioramenti e sono entusiasti per questo progresso.
“Il busto sostiene la colonna vertebrale affinché tutto il peso del corpo sia distribuito omogeneamente” ha spiegato uno dei medici che seguono Noemi.
Immacolata Molino, la nonna della piccola che era con lei durante la sparatoria, commenta così: “la bambina sta molto meglio. Ha davanti a sé un percorso lungo, però è comunque fuori pericolo. Ora indossa il busto e non si sa ancora quando uscirà dall’ospedale”.
Noemi non ricorda quanto accaduto, sempre la nonna aggiunge: “le abbiamo detto che è caduta. servirà un percorso anche psicologico”.
La bimba non chiede niente, ma ha riferito al nonno Alessandro che non vuole più andare a comprare le patatine in Piazza Napoli “quindi qualcosa evidentemente affiora nei suoi ricordi“.
Ora che Noemi sta un po’ meglio i parenti possono giocare con lei. “Inizia anche a parlare, facciamo molti giochi insieme, le cose normali di una giornata, come se stessimo a casa”.
Nonno Alessandro ha ribadito la decisione dei genitori di Noemi di rimanere a Napoli. “No, devono essere loro, i cattivi ad andare via da Napoli, non noi”.
Infine, il barista che per primo ha soccorso la piccina si è recato a trovare Noemi.
“Non l’ha incontrata ma ha parlato con la mamma ed è stato contento. Quando Noemi uscirà dall’ospedale e starà bene, si incontreranno certamente”.
Ora sono tutti concentrati sulla completa guarigione della piccina. Anche noi facciamo il tifo per lei.
Unimamme, cosa ne pensate di quanto raccontato su Repubblica?
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