Fine dell’anno scolastico, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti raccomanda ai professori moderazione nei compiti per le vacanze estive.
Finisce la scuola, gioia per gli studenti e tormento per i genitori. Mentre bambini e ragazzi festeggiano l’ultimo giorno in classe, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti strizza l’occhio agli studenti, raccomandando gli insegnanti di non esagerare con i compiti per le vacanze.
Vacanze estive, Bussetti raccomanda moderazione nei compiti
Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti si schiera dalla parte di bambini e ragazzi raccomandando “moderazione” ai professori nell’assegnazione dei compiti per le vacanze estive. Lo ha detto in occasione della visita alla scuola media Nuccia Casula di Jerago nel Gallaratese, in provincia di Milano, per l’ultimo giorno di scuola. Qui Bussetti ha incontrato il suo primo collega e amico Silvano Scaltritti, oggi vicepreside ma nel 1987 neoassunto come il ministro.
Il ministro non ha detto nulla di nuovo rispetto a quello che avevano già suggerito i suoi predecessori al Miur. Da qualche tempo, infatti, prevale la tendenza a consigliare di non caricare troppo bambini e ragazzi di compiti per le vacanze. Dopotutto si tratta sempre di vacanze ed è bene che gli studenti, oltre al tempo libero dedicato allo svago, si dedichino anche ad altre attività formative (campi scuola, lavoretti, volontariato, attività artistiche o sportive ecc..). Tante sono le esperienze che bambini e ragazzi possono e devono fare, per la loro crescita e maturazione. Quindi sì ai compiti, anche per mantenersi in esercizio, ma no allo stare tutto il tempo libero chini sui libri, magari per completare il programma che gli insegnanti non sono riusciti a terminare durante l’anno.
Già in passato i ministri dell’Istruzione, in prossimità della conclusione dell’anno scolastico, hanno raccomandato agli insegnanti di non dare troppi compiti ai ragazzi e di essere creativi. Se questi suggerimenti si ripetono periodicamente, nessuno invece ha suggerito ai ragazzi di evitare la corsa ai compiti alla fine delle vacanze.
Ritorna così anche quest’anno la questione dei compiti per le vacanze. C’è chi addirittura ne propone l’abolizione. Gli studi internazionali non hanno dato ancora una risposta univoca in merito, i compiti delle vacanze sono utili oppure no? Per il momento ci si basa sull’esperienza consolidata e su quella degli insegnanti, che ovviamente varia a seconda della scuola e della classe.
Nel frattempo, la questione compiti sì compiti no sta occupando da qualche tempo il dibattito pubblico. Secondo i dati Pirls, Progress in International Reading Literacy Study, gli studenti a cui non vengono assegnati molti compiti hanno valutazioni più alte rispetto agli studenti che ne fanno molti. Inoltre, uno studio scientifico finlandese ha stabilito che è sbagliato da parte dei genitori aiutare i figli a fare i compiti a casa, perché nuoce al loro sviluppo.
Anche dai pediatri è arrivato il consiglio di non esagerare con i compiti, soprattutto di non assegnarli nel finesettimana. Il weekend, infatti, affermano i pediatri, è “tempo prezioso per stare con la famiglia, incontrare gli amichetti, fare un giro al parco o andare a trovare i nonni”, ha affermato il pediatra Italo Farnetani, professore ordinario della Libera Università degli Studi di Scienze Umane e Tecnologiche di Malta.
Infine, per quanto riguarda Bussetti, non è la prima volta che il ministro suggerisce agli insegnanti di diminuire il carico di compiti per le vacanze, lo aveva fatto già lo scorso dicembre, prima delle vacanze di Natale, quando aveva chiesto ai docenti di lasciare agli studenti e alle loro famiglie del tempo da trascorrere insieme.
Voi unimamme che ne pensate dei compiti per le vacanze? Siete favorevoli o contrarie?