Una donna e suo figlio sono state vittime di violenze e persecuzioni da parte dell’ex marito e del nonno del piccolo.
Inizia il processo per due uomini, padre e figlio, accusati di atti persecutori e violenze nei confronti di una donna e suo figlio, a Monza.
Questa brutta storia ha avuto inizio nel 2015 quando un bimbo di 5 anni aveva rilasciato dichiarazioni shockanti al medico che lo stava curando per alcune crosticine che il medico aveva sulle braccia e sulle gambe.
Il piccino aveva detto: “è stato il nonno a farmi le bruciature con la sigaretta”. Anche la mamma, una trentenne brianzola, naturalmente, era rimasta colpita da questa inaspettata rivelazione.
Nel luglio del 2015 si era separata dal coniuge solo da qualche mese. L’uomo era il padre dei suoi 2 figli e lei lo aveva già denunciato per stalking, lesioni e violenza sessuale.
La mamma del piccolo ha raccontato di aver ricevuto messaggi minacciosi e insulti come: “ti farò passare le pene dell’inferno, non meriti di vivere”, foto hard. Inoltre ha aggiunto di essere stata vittima di una violenza sessuale da parte dell’ex e, un mese dopo di “essere stata afferrata per i capelli, buttata a terra facendole battere la testa contro il pavimento e morsa a una spalla”.
Il nonno del piccolo, invece, è stato accusato di aver bruciato gli arti del nipotino con una sigaretta.
A quel punto sono intervenuti i servizi sociali che hanno preso in carico i due bambini e, per un certo periodo, hanno vietato ai nonni paterni di frequentarli.
Da parte loro i due imputati hanno negato tutte le accuse. I loro legali sostengono che le bruciature di sigaretta siano in realtà una reazione infiammatoria alle punture di zanzara.
Gli altri avvocati ribattono che i medici che hanno visitato il bimbo hanno confermato l’origine delle lesioni.
Nel corso dell indagini, inoltre, il bimbo ha sempre risposto che era stato il nonno a procurargliele.
Una perizia disposta dal tribunale ha però espresso dubbi sulla sua attendibilità.
L’ex marito ha dichiarato che è capitato che lui e la donna avessero incontri sessuali dopo la separazione.
Ora il pm Carlo Cinque ha chiesto la condanna a 8 anni di reclusione per l’ex marito di 40 anni e 10 mesi per il nonno sessantacinquenne colpevole di lesioni aggravate. La mamma del bimbo ha infine chiesto un risarcimento danni per entrambi.
La sentenza è attesa per l’8 luglio.
Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda di cui si parla su Il Giorno?
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