Una ragazza disabile ha persorso in carrozzella il cammino di Santiago di Compostela. Aiutata dalla sua coraggiosa mamma e da degli amci maratoneti.
In questi giorni tanti ragazzi stanno affrontando l’esame di stato. Oggi si è per esempio svolta la nuova prova orale, nella quale i ragazzi hanno dovuto scegliere tra tre buste per sapere l’argomento dal quale iniziare la discussione.
Chi invece non ha potuto affrontare l’esame è Caterina, una ragazza di 22 anni che non parla e non cammina dalla nascita. La mamma di Caterina ha ideato per lei “un test alternativo, ma altrettanto bello”.
La ragazza disabile che ha percorso 120 km: “Sarà il suo viaggio nella maturità”
Caterina è una ragazza che ha 22 anni, quest’anno ha frequentato la quinta al liceo musicale di Vercelli, dove vive insieme alla mamma Angelica. Quand’era piccola si sono accorti che non avrebbe potuto parlare e camminare, ma questo non ha imperito sia a lei e sia alla sua mamma di trasformare ogni difficoltà in un’occasione speciale. Come riportato dal Corriere di Torino, la patologia di “Cate” non ha un nome. Anche se non parla, con i suoi occhi riesce ad esprimere quello che sente, non cammina, ma ha viaggiato tanto grazie alla sua mamma e all’aiuto di tante persone che le vogliono bene.
Caterina quest’anno avrebbe dovuto sostenere l’esame di maturità, ma mamma Angelica ha preparato per lei un viaggio molto importante. La mamma ha deciso di portare Caterina a fare il cammino di Santiago di Compostela. Sulla sua pagina Facebook ha scritto un post molto commovente: “Sarà il suo viaggio nella maturità. Nei giorni del cammino i suoi compagni di scuola affronteranno l’esame e io ci tenevo a dare un segno alla fine della sua carriera scolastica. Eccolo. Santiago ci aspetta e non vedo l’ora”.
Anche se con mille difficoltà, il gruppo è riuscito a partire per Santiago di Compostela, hanno camminato per 120 chilometri e sono arrivati al traguardo con le lacrime agli occhi, sapendo di aver compiuto qualcosa di grande.
Il gruppo è composto da 10 persone che sono degli amici marciatori, i quali durante il cammino si sono dati il cambio a spingere la carrozzina.
Tutto il viaggio è stato documentato sulla pagina Facebook “IncamminoconCate” ci sono tutte le foto ed i racconti di quei giorni. Giorni nei quali si sono affrontate delle sfide, la pioggia o la difficoltà di non riuscire a trovare da mangiare.
Ci sono però tanti momenti belli che il gruppo ha condiviso, dai compleanni alle soste dove hanno condiviso esperienze che il cammino gli ha regalato.
La mamma di Caterina ha organizzato il viaggio insieme a podisti che accompagnano persone che non camminano a gare di corsa e anche a semplici camminate.
Caterina ha una carrozzina speciale, che le permette di correre, anche su sterrato. Angelica ha raccontato: “Perché siamo venuti a Santiago? Nel 2005 eravamo a Capalbio in vacanza. Ci hanno regalato una spilla-conchiglia con l’immagine del cammino. Era l’augurio di farlo anche noi. Siamo un piccolo gruppo di amici che aveva voglia di stare insieme, è stato naturale trovarci tra adulti e ragazze”.
La podista torinese, Elena Ferrini ha commentato: “Per me è un sogno che rincorrevo da quando ero ragazza me l’ero sempre detto. Quando ho saputo che Angelica e Caterina partivano ho pensato, questa è proprio una chiamata. È quello che aspettavo”. Anche Donato Fornuto, un altro amico, è commosso: “Tante le emozioni provate in questa settimana. Ho augurato da subito ai miei compagni di viaggio che per la prima volta hanno provato questa emozione di trovare il loro cammino, che li potesse portare dove loro tanto desiderano”.
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Voi unimamme siete commosse da questa storia così particolare? Conoscevate il percorso di caterina?