Bambina ricoverata per tetano, peggiorano le sue condizioni. La piccola attaccata al respiratore.
Brutte notizie sul caso della bimba del veronese che nei giorni scorsi era stata ricoverata per un’infezione da tetano. Purtroppo le sue condizioni sono peggiorate e i medici hanno dovuto attaccarla alla macchina per respirare.
Sono peggiorate le condizioni della bambina di 10 anni che la scorsa settimana era stata ricoverata per un’infezione da tetano in un ospedale della provincia di Verona. La piccola da martedì 18 giugno si trova nel reparto di rianimazione dell’ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento. Le sue condizioni erano gravi ma stabili. Nelle ultime ore, invece, la situazione è precipitata.
La bimba era già in coma farmacologico e ora è intubata, perché non è in condizioni di respirare da sola. Anche le macchine dei drenaggi sono in funzione per salvarle la vita.
Sembrano non esserci dubbi sulla diagnosi di tetano che è clinica, ovvero basata sui sintomi e le condizioni del paziente. A confermarlo, poi, è il fatto che la bambina non era mai stata vaccinata, nonostante il vaccino contro il tetano sia incluso nell’esavalente che è obbligatorio per bambini e ragazzi da 0 a 16 anni, secondo la legge Lorenzin del 2017. Il vaccino contro il tetano era obbligatorio anche prima.
La bambina si era ferita ad un ginocchio per una banale caduta, che è stata sufficiente per trasmetterle l’infezione del Clostridium tetani, il batterio responsabile del tetano. Le spore del tetano, infatti, possono essere ovunque, solitamente contaminano la polvere e la terra e possono sopravvivere nell’ambiente esterno per anni. Per questo motivo è importante fare la vaccinazione e i richiami ogni dieci anni.
“È assurdo come in poco tempo il tetano l’abbia ridotta. Io l’ho vista entrare in reparto sulle sue gambe, la settimana scorsa, aveva un cerotto sul ginocchio ma era in piedi, camminava da sola, stava bene”, ha raccontato una mamma presente nella terapia intensiva dell’ospedale. “Sapere adesso che è stesa su quel letto in condizioni così gravi fa tanto, tanto male – ha aggiunto -. E fa pensare. Mi auguro che lo facciano tutti quelli che, in tutta questa vicenda, hanno delle responsabilità oggettive”, ha concluso la mamma.
“Siamo tutti con il fiato sospeso, speriamo ce la faccia, speriamo che qualcuno guardi in giù”, ha commentato un’altra mamma, come riportato, insieme alla notizia sul caso, dal quotidiano di Verona L’Arena.
Nel frattempo, l’autorità giudiziaria è intervenuta sulla vicenda. Pur mantenendo riserbo e cautela sul caso, la Procura di Verona avrebbe indagato i genitori della bambina per lesioni, per aver eluso la vaccinazione obbligatoria. “Bisogna stare attenti a misurare ogni movimento, con la massima comprensione per il profilo umano”, ha sottolineato il procuratore capo di Verona Angela Barbaglio, “dall’altra parte però è chiaro che un caso del genere non può passare inosservato, si tratta di una vaccinazione obbligatoria, prevista dalla nostra legislazione”, ha puntualizzato.
La legge 119/2017, nota come legge Lorenzin, prevede per i genitori che non vaccinano i figli “una sanzione amministrativa da 100 a 500 euro e il divieto di accesso dei bambini alle scuole d’infanzia incluse quelle private non paritarie.
Sulla vicenda è intervenuto anche il prof. Roberto Burioni, famoso per le sue battaglie contro l’antivaccinismo. Burioni ha espresso dolore per le condizioni della bambina, ma allo stesso tempo ha detto di non sentirsi di giudicare i genitori, in un momento del genere. Piuttosto ha sferrato un nuovo durissimo attacco ai no vax e alle loro campagne di disinformazione.
“Io ho difficoltà in questo momento di dolore a giudicare i genitori preferendo essere loro vicino nella speranza di guarigione della loro piccola, posso invece scagliarmi in piena libertà contro chi, diffondendo paura e bugie, induce i genitori a non vaccinare.
Sono quelli che dicono che i vaccini fanno morti (non è vero, sono sicurissimi), sono quelli che dicono che del vaccino contro il tetano non c’è bisogno perché basta l’immunità naturale e un poco di vitamina C per evitarlo (non è vero, ci vuole il vaccino), sono quelli che dicono che i vaccini causano l’autismo (bugia totale). Sono quegli irresponsabili che con le loro schifose bugie riescono a impaurire e abbindolare i genitori: queste sono le conseguenze di quelle bugie”.
Ha scritto il medico su Facebook, pubblicando la foto del manifesto di una campagna del 2017 di Corvelva, Coordinamento regionale Veneto per la libertà vaccinale, che in polemica con la legge sulle vaccinazioni obbligatorie aveva tentato di terrorizzare i genitori denunciando casi di morti da vaccino in realtà inesistenti.
Sentendosi chiamata in causa, l’associazione nei giorni scorsi ha smentito di aver sconsigliato le vaccinazioni. Ma i manifesti con la campagna terroristica sono diffusi ovunque in rete.
Che dire unimamme, in questa triste vicenda c’è solo da augurarsi che la bambina possa guarire al più presto.
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