Sono state sospese due maestre di una scuola dell’infanzia di Fiumicino che insultavano e maltrattavono i loro piccoli ed indifesi alunni.
E’ stato registrato l’ennesimo caso di maltrattamenti nei confronti di bambini che frequentano una scuola dell’infanzia. Sono state incastrate e sospese due maestre che, come dimostrato dalle telecamere che insultavano, minacciavano e maltrattavano i bambini che gli venivano affidati giornalmente. L’indagine nasce dalla denuncia di un genitore di un bambino che non voleva più andare a scuola.
Gli agenti della Squadra Mobile di Roma hanno emesso un provvedimento cautelale nei confronti di due maestre che sono accusati di maltrattamenti psicologici e fisici sui bambini di una scuola di Fiumicino in provincia di Roma.
La scuola dell’infanzia dove lavoravano le maestre è “Isola dei Tesori”, da qui sono partite le indagini. Indagini che si sono concluse quando, martedì 25 giugno, la IV sezione della Squadra Mobile di Roma, al termine di una delicata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia, ha eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelale della “sospensione da un pubblico ufficio o servizio” a carico di due maestre, come riportato da Roma Today.
Le indagini, come spesso accade, sono iniziate quando un genitore di un bambino aveva notato dei cambiamenti negli atteggiamenti del figlio, un segnale molto spesso inequivocabile. Il piccolo aveva paura di andare a scuola, aveva scatti d’ira, di pianto ed era diventato molto aggressivo.
Dopo la denuncia sono scattate le indagini, che si sono avvalse anche di intercettazioni audio e video rese possibili dall’installazione nella struttura di telecamere e microfoni nascosti.
Le immagini e gli audio raccolti dagli investigatori non hanno lasciato nessun dubbio su quello che avveniva nella struttura. Le maestre avevano comportamenti inequivocabili, atti a mortificare i bambini. Inoltre minacce, grida e costrizioni erano all’ordine del giorno. Le maestre chiamavano i bambini con insulti, come “scemo”.
Come se questo non bastasse, le due educatrici sottoponevano i piccoli a punizioni corporali particolarmente dure: ad esempio li obbligavano a restare seduti immobili per lungo tempo, con la testa poggiata sul banco e senza poter fare il minimo gesto o emettere alcun suono.
Per punizione alcuni bambini venivano “confinati” dietro la cattedra, mentre un’altra volta una maestra ha usate le mani di un bambino per colpirne un altro. Lo incitava dicendo: “Più forte, occhio per occhio, dente per dente”.
Le maestre erano senza scrupoli, anche quando i bambini piangevano continuavano con i loro terribili atteggiamenti e se i piccoli tentavano di fuggire dell’aula, li avvicinavano, li sollevavano di peso e li strattonavano e strascinavano da una parte all’altra della stanza.
Per questi motivi il Gip del Tribunale di Civitavecchia ha disposto il provvedimento cautelare: le due donne, gravemente indiziate, in concorso tra loro, di maltrattamenti fisici e psicologici ai danni dei loro piccoli alunni, sono state sospese e per un anno non potranno ritornare a scuola.
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