Un prete francesce è stato accusato di molestie sessuali ai danni di un minore nel 1992. La vittima ha denunciato tutto su Facebook.
Il rettore e parroco Regis Beils del Santuario di Sanya Rita a Vendeville, un comune situato nella regione Alta Francia, è stato accusato di molestie sessuali. L’accusa gli viene fatta da un uomo che in un post su Facebook ha raccontato quello che è successo nel 1992. L’arcivescovo di Lille, sempre nella regione Alta Francia, ha annunciato di aver “presentato una segnalazione al procuratore della Repubblica”
L’uomo che ha denunciato il parroco Regis Beils, si chiama Gregory ha 44 anni, è sposato ed è un padre di famiglia. Si è laureato all’Università di Lille ed ad oggi lavora nel campo della sicurezza nucleare, per un’azienda statale.
Gregory ha deciso di denunciare il parroco, raccontando la sua drammatica esperienza, perché ha letto su di un giornale locale che padre Beils sarebbe stata la guida ad un pellegrinaggio che si doveva tenere al Santuario di Santa Rita a Vendeville.
Padre Regis Beils è stato ordinato sacerdote quando aveva 31 anni, nel 1977. Nei primi sedici anni del suo ministero si è dedicato all’animazione pastorale degli studenti del centro scolastico Saint-Paul. E’ stato parroco in diverse chiese di Wambrechies e Hem, prima di arrivare a Vendeville nel 2014 per il pellegrinaggio a Santa Rita.
Il post scritto su Facebook era all’attenzione del sacerdote, della diocesi di Lille e del Comune di Vendevill: “Ti ricordi di me? Sono Gregory, uno dei migliori alunni della storia del centro scolastico di Saint-Paul di Lille, dove tu eri cappellano”.
L’uomo racconta di aver conosciuto padre Beils durante un viaggio studentesco a Roma, nella Pasqua del ’92 dove era in veste di supervisore. In quell’occasione, Gregory ha “simpatizzato” con Beils che “supervisionava” gli studenti e riferisce che il religioso lo invitò in seguito a un pranzo a casa sua, come riportato anche da il Faro di Roma.
Nel post si legge ancora: “Ti ricordi almeno di quel sabato di giugno del 1992, dove tu mi avevi invitato a pranzo nella tua casa a Wambrechies? Quel pomeriggio dove tu mi hai aggredito, placcandomi contro il tuo letto e mettendomi con forza una tua mano nelle mie mutande? Avevo 17 anni e pesavo 60 chili, contro i tuoi 40 anni, i tuoi 1 metro e 90 e 100 chili”. Gregory confessa che all’epoca dei fatti non capiva bene cosa stava succedendo, ma cercò solo di dimenticare continuando la propria vita e concentrando le sue energie nello studio ed evitando “ogni occasione di ritrovarmi in sua presenza”.
Nel post, Gregory sottolinea di essere a conoscenza di una “circolare del 3 settembre 2018 relativa alla legge 2018/73 del 3 agosto 2018 che stabilisce che il termine di prescrizione per i reati sessuali su minori è passato dai 20 ai 30 anni”: “Non ho più i mezzi per provare questa aggressione, ma questa volta dovrai difenderti contro una persona che ha fatto 20 anni di servizio alla Nazione e non contro lo studente del liceo vergognoso e confuso dell’epoca”.
Lo scopo di Gregory non è quello di “sporcare l’intera Chiesa”, perché sa che “è opera di un solo uomo”, ma non riusciva a non denunciare dopo aver letto l’articolo su la “La Voix du Nord” . A seguito della sua denuncia sono arrivate dozzine di testimonianze simili alle sue: “Ora sta alla giustizia fare il suo lavoro. Sono a sua disposizione”.
Il giornale La Voix du Nord cha contattato il sacerdote che ha alle accuse ha risposto, “con voce rotta” di “non aspettarsi tutto ciò” e “di vivere male” quanto accaduto. “Non è qualcosa di recente”, avrebbe poi dichiarato, terminando la breve conversazione.
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Voi unimamme cosa pensate di questa accusa? Ne eravate a conoscenza?
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