Il Ponte Morandi è un ricordo: alle 9 e 37 di mattina del 28 giugno l’esplosione delle microcariche che ha fatto crollare i piloni 10 e 11, dopo 11 mesi dalla tragedia in cui sono morte 43 persone.
“Un grande lavoro che va riconosciuto” ha dichiarato il sindaco Marco Bucci ringraziando tutte le persone che hanno lavorato e che hanno rispettato i programmi.
La demolizione del Ponte Morandi a Genova: doveva essere buttato già nel 2003
“Dovevo buttarlo giù nel 2003” ha dichiarato l’esplosivista Danilo, titolare della Siag di Parma, l’azienda di demolizioni con esplosivo che ha di fatto demolito ciò che restava del ponte.
L’esplosivista in conferenza stampa ha infatti raccontato come già nel 2003 gli fosse stato chiesto di demolire il ponte ma che poi il progetto non è stata realizzato per via dei costi. Si è però detto soddisfatto del lavoro svolto e soprattutto di essere riusciti ad effettuare un “contenimento delle polveri che farà scuola“.
Il problema infatti al momento è quello delle polveri sottili che sono costantemente monitorate e i cui valori serviranno a dare l’ok per il rientro degli sfollati. 30 i tecnici di Arpal impegnati a monitorare la qualità dell’aria e a campionarla per cercare fibre di amianto.
Ad ora, però, secondo quanto riportato dal sindaco, i risultati sembrano buoni. “Sia PM10 che PM2,5 sono inferiori a quello che pensavamo. Dopo i primi 20 minuti sono rientrati completamente sotto la soglia” ha dichiarato Bucci e ha aggiunto che per dare l’ok occorrerà aspettare i dati sull’amianto delle 21. Se tutto andrà bene, ha precisato, si procederà al lavaggio delle strade e all’avvio del rientro verso le 22 e 30.
Ora potrà partire la ricostruzione e speriamo che sia davvero l’inizio di un nuovo futuro per Genova e per i suoi cittadini.
E voi unimamme avete seguito la demolizione? Che emozioni avete provato?