Una bimba di tre anni è stata dimenticata sullo scuolabus, nessuno si è accorto della piccola quando il mezzo ha fatto ritorno al deposito.
L’anno scolastico si è concluso anche per i bimbi che frequentano la scuola dell’infanzia. Come per tutti gli altri studenti italiani sono iniziate le vacanze estive, ma per una bimba di Venezia l’anno è terminato con una brutta esperienza.
La piccola è rimasta chiusa nell’autobus che avrebbe dovuta portarla a casa dopo l’ultimo giorno di scuola. Nessuno si accorto che la piccola era ancora sull’autobus quando il mezzo di trasporto ha fatto rientro nel parcheggio del deposito. La madre ha sporto denuncia e sotto accusa sono finiti l’addetto alla sorveglianza della scuola materna e l’autista alla guida dello scuola bus.
Una bimba veneta di soli 3 anni ha vissuto una bruttissima esperienza qualche giorno fa. La piccola era sull’autobus che la stava portando da scuola a casa, ma si è addormentata sullo scuolabus e non è scesa dal mezzo di trasporto. Così è rimasta chiusa nel mezzo parcheggiato nel deposito senza che nessuno avesse idea che era ancora li, per due ore. Due ore sotto al sole in uno scuola bus infuocato, l’accaduto è avvenuto giovedì, uno dei giorni più caldi della settimana.
Al quotidiano La Nuova di Venezia la madre della bambina, dimenticata sull’autobus, ha dichiarato di voler procedere per vie legali: “Hanno dimenticato mia figlia di tre anni nello scuolabus: ora qualcuno dovrà pagare”.
L’allarme è scattato quando lo scuola bus non si è fermato davanti casa per far scendere la piccola. Immediatamente, il padre, che l’aspettava alla fermata, ha chiamato la scuola per avere notizie e poi sono intervenuti gli agenti di Polizia locale ed i Carabinieri per cercare la bambina. Le indagini sono iniziate seguendo il tragitto che il mezzo di trasporto ha fatto, solo così sono riusciti a trovare la piccola che era rimasta chiusa sullo scuola bus che nel frattempo era ritornato al deposito.
La mamma è molto arrabbiata e dispiaciuta di quello che è successo: “Mi è spiaciuto perché nessuno, tra autista e sorvegliante, si è scusato per quanto accaduto: adesso ognuno si prenderà le sue responsabilità e pagherà le conseguenze. Le mamme si fidano di queste persone e, alla fine, si scopre come non sappiano fare il loro lavoro“.
Fortunatamente, anche se molto spaventata, la piccola sta bene: “Mia figlia piangeva e le abbiamo dato dell’acqua. Era molto spaventata ma, per fortuna, non siamo stati costretti a portarla all’ospedale”.
Adesso sono sotto accusa l’autista che era di turno e l’addetto alla sorveglianza dello scuolabus. Secondo le prime ricostruzioni, sia il conducente e sia l’accompagnatore erano dei sostituiti de i titolari dell’impiego che erano in ferie.
La storia di questa bimba di Scorzè, in provincia di Venezia, è molto simile a quella del bimbo di Arezzo che è rimasto chiuso per addirittura sei ore nello scuola bus. In quel caso il piccolo è stato dimenticato la mattina, quando doveva recarsi a scuola. Anche in questo caso, nessuno, né l’autista e né l’accompagnatrice si sono accorti della presenza del piccolo quando sono scesi dal pulmino. A dare l’allarme è stata la madre che si era recata a scuola a prendere il figlio alla fine dell’orario scolastico. Dopo le ricerche, i Carabinieri hanno trovato il bimbo ancora seduto al suo posto con la cintura di sicurezza allacciata, impaurito ed in lacrime, ma ancora in bona salute, per fortuna.
Voi unimamme cosa pensate di questo brutto episodio per fortuna conclusosi bene?
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