Un videogame contro le fake news che funziona come un vaccino. L’idea di alcuni ricercatori.
Come si combattono le fake news? Il debunking può non essere sufficiente, perché quando una notizia falsa è in circolazione smentirla è difficile e il danno è ormai fatto. Quello che invece è sempre più importante è che le persone non si lascino ingannare. Quando le fake news iniziano a girare, specialmente sui social media, diventa impossibile fermarle. Ecco allora che non cadere nella loro trappola è fondamentale, visto che le convinzioni e le decisioni delle persone si formano attraverso i media.
Ora dall’Università di Cambridge arriva un modo innovativo e pratico per non cadere nella trappola delle fake news, un videogioco che svela i meccanismi con i quali vengono create le notizie false, insegnando ai partecipanti ad essere maggiormente consapevoli.
Un videogame contro le fake news
Per capire come funzionano le fake news e conoscere i loro meccanismi può essere molto utile mettersi dalla parte di chi le produce, imparare così a riconoscerle e sviluppare una sorta di immunità nei loro confronti. È quello che hanno pensato alcuni ricercatori dell’Università di Cambridge quando hanno ideato il videogame Bad News, un gioco online lanciato a febbraio 2018 e di cui vi avevamo già parlato, per imparare a riconoscere le cosiddette bufale.
Con Bad News si impara a manipolare le notizie e così a capire come vengono create le fake news e i trucchi che utilizzano. A distanza di oltre un anno dal suo lancio i ricercatori fanno un bilancio di come ha funzionato e degli effetti.
I ricercatori hanno sottoposto il videogioco a 15.000 persone, che hanno impiegato circa 15 minuti per completarlo. Ai partecipanti è stato chiesto di manipolare le notizie e i social media, alimentando la rabbia e la paura dei lettori. Per fare questo, i partecipanti hanno utilizzato bor su Twitter, hanno modificato le foto con photoshop e incitato teorie cospirazioniste per attrarre “seguaci” (follower). Tutto mantenendo comunque un certo livello di credibilità per essere persuasivi.
Lo studio stato condotto dal dottor Sander van der Linden, Direttore del Cambridge Social Decision-Making Lab, e dal collega Jon Roozenbeek ed è stato pubblicato sulla rivista scientifica Palgrave Communications.
Il videogame per imparare a fabbricare le fake news, e di conseguenza a riconoscerle, funziona come una sorta di “vaccino“. “Questa – hanno spiegato i ricercatori – è una versione di quello che psicologi chiamano la teoria dell’inocolunazione’, con il nostro gioco che funziona come un vaccino psicologico“.
“Le ricerche scientifiche suggeriscono che le fake news si diffondono più velocemente e più in profondità rispetto alla verità, così combattere la disinformazione dopo il fatto può essere come combattere una battaglia persa”, ha spiegato il professor Sander van der Linden. Così i ricercatori hanno voluto verificare se potevano smascherare le fake news preventivamente – pre-bunk – “esponendo le persone a una piccola dose dei metodi usati per creare diffondere disinformazione, in modo da fargli capire meglio come possono essere raggirati”, ha detto ancora l’autore dello studio.
“Per misurare gli effetti del gioco, ai giocatori è stato chiesto di valutare l’affidabilità di una serie di titoli e tweet diversi prima e dopo aver giocato. Sono stati assegnati casualmente un mix di notizie reali (“controllo”) e false (“trattamento”)”, ha spiegato Sander van der Linden. Lo studio ha dimostrato che l’attendibilità percepita delle notizie false prima del gioco si era ridotta di una media del 21% dopo averlo completato. Invece, il gioco non ha fatto alcuna differenza rispetto al modo in cui gli utenti hanno classificato le notizie reali.
I ricercatori hanno anche scoperto che coloro che risultavano più suscettibili alle fake news all’inizio hanno beneficiato di più dall’esperimento. “Già solo quindici minuti di gioco hanno un effetto moderato, ma uno molto pratico se si tiene conto delle migliaia di persone nel mondo e si pensa in termini costruire una resistenza sociale alle fake news”, ha aggiunto van der Linden.
Jon Roozenbeek, coautore dello studio, ha affermato: “Stiamo spostando l’obiettivo dalle idee alle tattiche, sperando di creare quello che potreste definire un ‘vaccino generale’ contro notizie false, piuttosto che provare a contrastare ogni specifica cospirazione o falsità”.
I ricercatori van der Linden e Roozenbeek hanno lavorato con il collettivo dei media olandese DROG e l’agenzia di design Gusmanson per sviluppare il videogioco Bad News, e l’idea di un gioco da inoculare contro le notizie false ha attirato subito grande attenzione.
Inoltre, lavorando con il Forign Office del Reno Unito, il gioco è stato tradotto in nove lingue, tra cui tedesco, polacco, serbo e greco. Addirittura Whatsapp ha commissionato ai ricercatori di creare un nuovo gioco per la sua piattaforma.
Del video gioco Bad News è stata creata anche un versione junior per bambini da 8 a 0 anni, disponibile fino a 10 lingue. L’obiettivo, hanno spiegato i ricercatori, è quello di sviluppare un modo semplice e coinvolgente per stabilire l’alfabetizzazione informatica ad un’età relativamente giovane e poi guardare quanto a lungo durano gli effetti.
Che ne pensate unimamme di questo videogioco? Ritenete possa essere utile?
Per giocare a Bad News: www.getbadnews.com/#intro