In Cina vengono prelevati gli organi ai condannati.
Unimamme, oggi vi parliamo di una pratica che continua ad essere portata avanti in Cina sulla salute di persone che non possono opporsi.
Come accennavamo, in Cina, continua l’espianto di organi verso i detenuti della Falung Gong.
Nel 2015 Pechino aveva annunciato di aver bandito il prelievo degli organi ai detenuti.
Ora, però, il China Tribunal, organo indipendente istituito a Londra per accertare le dichiarazioni di Pechino, ha smentito quanto precedentemente affermato.
Esperti diretti da Sir Geoffrey Nice QC, ex pubblico ministero del Tribunale penale internazionale per l’ex-Jugoslavia, hanno raccolto una serie di prove e quindi possono riportare gravissime accuse nei confronti del governo di Pechino. Tutti loro sono convinti dell‘espianto degli organi sui prigionieri di coscienza negli ultimi 20 anni.
Il tribunale è convinto che queste violenze continuino a protrarsi in scala significativa.
Ecco cosa si legge in un estratto: “a conclusione (delle ricerche) mostra che moltissime persone hanno perso la vitain modo indescrivibilmente orribile senza alcuna ragione, che altre potrebbero soffrire allo stesso modo e che tutti noi viviamo su un pianeta in cui estrema malvagità risiede nel potere di coloro che, per il momento, governano un paese con una delle più antiche civiltà a memoria d’uomo”.
Le accuse coinvolgono organizzazioni e individui che hanno alle spalle il governo.
Le persone più colpite da questo fenomeno sono: le minoranze etniche e religiose. In modo particolare le vittime si trovano nella setta spirituale Falun Gong. Si tratta di un gruppo che unisce precetti buddisti alla meditazione e esercizi di qigong.
Questa setta è stata proibita da Pechino già dagli anni 90′. Inoltre non si riesce a chiarire completamente l’entità del coinvolgimento di altre minoranze religiose: uigura, tibetana, cristiana.
Testimonianze dirette degli appartenenti al gruppo Falun Gong e uiguri i detenuti vengono sottoposti a visite mediche ed esami per conoscere lo stato di salute dei prigionieri, anche se non ci sono prove che i controlli vengano svolti in vista dei trapianti.
Le vittime di questa situazione sarebbero 90 mila ogni anno.
Unimamme, cosa ne pensate di quanto sta avvenendo in Cina e di cui si parla sul The Guardian?
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