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Attualità

Gli alcolici fanno male anche a chi non li beve: uno studio lo dimostra

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Valentina Crea

Uno studio americano ha dimostrato come l’abuso di alcolici sia dannoso anche per chi non li consuma. I maggiorni danni li hanno le donne.

Che l’abuso di alcol faccia male alla nostra salute è una cosa nota, che tutti dovrebbero sapere. Nel 2016 l’alcol è stato il responsabile della morte di ben 3 milioni di persone in tutto il mondo. Nel 2017, solo in Italia, sono stati 4.575 gli incidenti stradali per i quali almeno uno dei conducenti dei veicoli coinvolti era in stato di ebbrezza.
Questi sono solo alcuni dei danni diretti che l’alcol può causare. Come nel caso del fumo passivo, anche l’alcol di “seconda mano” rappresenta un importante problema per la salute pubblica. Per chi non beve ci sono rischi come quello di minacce, molestie e vandalismo da parte di chi fa un uso eccessivo di alcol.

Gli alcolici causano danni anche a chi non beve: è un importante problema di salute pubblica

Sono stati i ricercatori della Alcohol Research Group, un programma del Public Health Institute di Oakland, in California, a porre il problema sull’alcol di seconda mano. Lo studio è stato pubblicato sulle pagine del Journal of Studies on Alcohol and Drugs.
Secondo questo studio, i danni recati da questa sostanza a coloro che non bevono sono “un importante problema di salute pubblica” e che la società dovrebbe urgentemente combattere gli effetti del consumo di alcol di seconda mano.

Lo studio, per analizzare gli effetti di chi consuma alcol su chi non lo consuma, ha preso in esame i dati raccolti da due sondaggi.
I dati provengono da 8.750 tra uomini e donne adulti di due sondaggi nazionali paralleli del 2015 il National Alcol Harming to Others Survey ed il National Alcohol Survey. In entrambe le indagini sono stati svolte interviste telefoniche computerizzate e campioni scelti a caso tra di adulti.
Dai risultati è emerso che in un solo anno circa il 21% delle donne e il 23% degli uomini, per un totale di 53 milioni di adulti, hanno subito danni a causa del consumo di alcol da parte di qualcun altro.

Inoltre per le donne c’è il rischio maggiore di riportare danni a causa del bere da parte di un coniuge, partner o di un membro della famiglia. Quindi c’è una maggiore probabilità di riportare problemi economici ed abusi domestici.

Mentre, gli uomini avevano maggiori probabilità di riportare danni a causa del consumo di alcol da parte di uno sconosciuto. Gli atti di vandalismo e le aggressioni fisiche sono le più comuni tra uomini.

Gli autori dello studio confermano i dati: “C’è un rischio considerevole per le donne che vivono accanto a grandi bevitori, mentre per gli uomini i danni sono spesso causati da qualcuno che non fa parte della propria famiglia”.

I danni più comuni, secondo l’analisi, sono stati:
minacce,
• molestie,
• aggressioni fisiche,
• atti di vandalismo,
• incidenti automobilistici,
problemi finanziari,
• problemi familiari.

Dallo studio si è venuti a conoscenza che ci sono anche altri fattori come l’età ed il consumo sono importanti. Per esempio, i giovani, tra i 18 e i 25 anni di età, hanno un rischio più elevato di subire danni da parte di qualcuno che ha consumato alcol eccessivamente, ossia oltre 5 bevande alcoliche.

Inoltre, quasi la metà dei forti bevitori (sia uomini che donne) hanno riferito di essere stati più a rischio di danni dovuti al consumo eccessivo di alcolici di qualcun altro, come riportato da Wired.
In conclusione, lo studio va a confermare che l’alcol di “seconda mano” è un vero e proprio problema di salute pubblica e quindi servono essere messe in atto campagne e strategie per ridurre il consumo eccessivo di alcol: “Le politiche di controllo, come l’aumento delle tasse sugli alcolici, la riduzione della loro disponibilità e la limitazione della pubblicità, possono essere i modi più efficaci per ridurre non solo il consumo di alcol ma anche i danni dell’alcol a persone diverse dal bevitore”.
In un editoriale che accompagna la ricerca, scritto da Tomothy Naimi, del Boston Medical Center, si legge: “La libertà di bere deve essere controbilanciata dalla libertà degli altri di non subire danni a causa della sua assunzione, come aggressioni sessuali, incidenti automobilistici e abusi domestici”.

Leggi anche > Possibili danni al cervello del feto se a bere prima del concepimento sono i futuri papà

Voi unimamme conoscevate l’esito di questa ricerca legata al consumo dell’alcol? Cosa ne pensate?

 

Valentina Crea

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