Quattro minorenni sono stati condannati per tortura inflitta ad un loro coetaneo. La decisione storica del Tribunale di Milano.
Vi avevamo raccontato la storia di violenze e torture che un gruppetto di ragazzi, tutti minorenni, avevano inflitto ad un loro coetaneo. I ragazzi hanno segregato un loro conoscente in un garage di Varese e lo hanno torturato e minacciato di morte se non diceva dove si trovasse un suo amico che aveva con il gruppo un debito di droga (da 40 Euro).
Il ragazzo è stato legato a una sedia con dei fili elettrici, picchiato e colpito sui piedi con una spranga di metallo, minacciato con un bastone chiodato e un coltello puntato alla gola. Quando lo hanno liberato gli hanno intimato di non dire niente a nessuno se no se la sarebbero presa con il fratello minore.
L’accaduto è avvenuto a novembre scorso ed i quattro minorenni sono stati arrestati e portati in carcere in attesa del processo. Qualche giorno fa, il Tribunale dei minori di Milano ha condannato i minorenni per tortura.
É la prima volta in Italia che a qualcuno viene inflitta una pena per questo tipo di reato. É una decisione storica, come confermato dal procuratore Ciro Cascone, che si è occupato delle indagini e riportato da il fatto Quotidiano: “La legge che ha introdotto nel nostro Paese il reato di tortura risale a poco più di un anno fa e la cronaca giudiziaria ha registrato finora due sue applicazioni, accomunate dal fatto di essere intervenute nell’ambito di rapporti orizzontali su soggetti non ancora maggiorenni”.
La prima applicazione è stata “L’ordinanza del 23 novembre 2018 del Gip del Tribunale per i minorenni di Milano, che ha portato all’arresto dei quattro giovanissimi e per la quale oggi il Gup ha emesso sentenza di condanna“.
La seconda applicazione è avvenuta nei confronti di sei minorenni che a Taranto hanno aggredito un uomo di 66 anni: “Indiziati dei delitti di tortura aggravata, danneggiamento aggravato, violazione di domicilio e sequestro di un uomo preso come bersaglio per le sue condizioni di minorata difesa, in quanto solo ed affetto da disturbi psichici”, che poi, purtroppo, è deceduto in ospedale.
Anche l’avvocato difensore della vittima, Augusto Basilico, ha commentato la sentenza: “Soddisfazione per la condanna equa e avvenuta in tempi brevi, una particolare attenzione al caso, come era giusto. Il ragazzo che ha subito torture e violenze per ore, adesso sta meglio, ma rivivere la vicenda con il processo, seppur a distanza, lo ha turbato. Ora si vedrà quando torneranno liberi, speriamo che per allora avranno maturato il pentimento e non ci siano più contatti con il mio assistito”.
Voi unimamme siete a conoscenza di questi provvedimenti? Cosa ne pensate della decisione del Tribunale di Milano?
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