Matteo Viviani affronterà un viaggio in solitaria per raccogliere fondi per un’assciazione che si occupa da diversi anni di autare i bambini abusati.
Un viaggio in solitaria, senza alloggiare in alberghi di lusso, senza andare al ristorante, usando stradine secondarie e percorsi off-road è quello che sta per affrontare un conduttore televisivo ed inviato da anni delle Iene.
É il progetto di Matteo Viviani con l’unico scopo di finanziare l’associazione Meter, una Onlus che da anni si batte per annientare la pedofilia e la pedopornografica on line e per promuovere la cultura dei diritti dell’infanzia.
L’ultima iniziativa dell’Onlus è stata quella di dare dei consigli ai genitori che vogliono pubblicare le foto dei loro bambini al mare sui social. Il fondatore dell’Onlus, Don Fortunato di Noto, ha scritto sulla pagina Facebook: “Attenti alle foto che postate sui social. É da lì che vengono catturati e messi nei siti porno degli adulti. I siti pedoporno attingono soprattutto dai social network per recuperare foto di bambini e alimentare un traffico purtroppo conosciuto. Questi autoscatti espliciti e talvolta persino innocenti costituiscono ormai la fonte principale di approvvigionamento dei siti per adulti”.
Matteo Viviani ha conosciuto questa associazione e Don Fortunato di Noto durante un servizio che aveva realizzato per il programma televisivo Le Iene.
Il viaggio che affronterà Matteo Viviani si svolgerà in solitaria ed avrà lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su dei temi dell’infantofilia e della pedofilia.
Intervistato da Tgcom24 la iena Matteo Viviani ha spiegato come sarà il suo viaggio: “Partirò da solo in moto alla volta dell’Islanda. In tenda con i viveri necessari per 20 giorni dormendo dove capiterà”.
I motivi perché hanno indotto il conduttore televisivo ad intraprende questo viaggio sono due, come lui stesso conferma: “Il primo è staccare la spina da tutto. Il secondo, più importante, è spingere gli sponsor che sostengono questo mio viaggio a donare sempre più soldi in favore di Meter, una Onlus che si occupa di combattere la pedofilia e l’infantofilia“.
Problemi di cui non tutti sono a conoscenza o si vuole evitare di pensare che non esistano: “Le persone preferiscono pensare che questi problemi non esistono perché sono davvero orribili. Nella realtà i numeri sono impressionanti e quindi più iniziative si fanno per stimolare la lotta a questi reati meglio è“.
Continua dicendo che tanti non sanno cosa sia l’infantofilia: “Quando si vanno a seviziare, ad abusare ad uccidere dei neonati. Si ha il dovere di fare qualcosa”.
Non è la prima volta che Matteo Viviani affronta un viaggio di questo tipo, sono 2 -3 anni che decide di partire in solitaria sempre con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica. Nel 2018 si è recato per 18 giorni in Norvegia.
E conclude: “Tenterò di documentare tutti i giorni il mio viaggio. Io documenterò tutto il viaggio sui miei social, sia Instagram che Facebook. L’obiettivo è quello di essere seguito da più persone possibile perché più sarà il seguito e più saranno i soldi che gli sponsor devolveranno a favore di questa nobile causa. Più mi seguite e più soldi arrivano all’associazione in difesa dei bambini”.
Sul sito dell’associazione si possono trovare tutte le informazioni e si possono anche segnalare dei video che si trovano in rete che può essere riferito all’infantofilia ed alla pedopornografia.
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