Bimba di 4 anni muore in auto sotto il sole, è accaduto a Rovigno, in Croazia.
Un altro caso di bambini morti dopo essere stati lasciati in auto sotto il sole. Una tragedia avvenuta questa volta in Croazia. La vittima è una bambina di 4 anni. Ecco che cosa è successo.
Bimba di 4 anni muore in auto sotto il sole in Croazia
A Rovigno, sulla penisola istriana, in Croazia, una bambina di 4 anni è morta dopo essere stata lasciata in auto sotto il sole dal padre. Il fatto risale a domenica 7 luglio, la bambina è morta martedì 9 luglio, dopo due giorni di agonia in ospedale.
Secondo quanto riportano fonti di stampa, il padre della bambina, un 33enne, era a casa da solo con la figlia quando sarebbe stato chiamato al lavoro per un’urgenza. L’uomo è uscito di casa, portando la figlia con sé e prendendo l’auto. Stando alle prime ricostruzioni, il papà non avrebbe dimenticato la figlia in auto, ma avrebbe deciso di lasciarla lì mentre risolveva la questione per cui era stato chiesto il suo rientro al lavoro, probabilmente pensando di riuscire a finire in pochi minuti.
Non è stato così, l’uomo è rimasto al lavoro più a lungo, per un paio d’ore, e quando è tornato all’auto, la bambina, lasciata sotto al sole e al caldo, era già in gravissime condizioni. Secondo fonti di stampa, il padre mentre era impegnato si era dimenticato di aver lasciato la figlia in auto.
Probabilmente non sapeva che basta poco all’organismo di un bambino per subire danni gravissimi all’interno un’auto rovente. Il corpo dei bambini, infatti, si scalda da tre a cinque volte più velocemente di quello di un adulto e già 20 minuti chiusi in auto sotto il sole e al caldo possono essere fatali.
La bambina è stata portata subito nell’ospedale pediatrico di Fiume, dove è stata ricoverata in terapia intensiva. Anche il padre è finito in ospedale, portato al pronto soccorso in stato di shock dopo aver trovato la figlia agonizzante in auto.
La piccola è stata attaccata al respiratore artificiale, purtroppo nonostante le cure e gli sforzi dei medici, è morta due giorni dopo il ricovero a causa delle gravissime lesioni cerebrali causate dal caldo intenso.
Il giovane padre è stato interrogato dalla polizia e poi denunciato.
Un caso ancora più tragico di quelli degli altri di bambini dimenticati se si pensa che in un primo momento, a quanto pare, la bambina è stata lasciata di proposito in auto. I bambini però non si possono lasciare soli in auto nemmeno per pochi minuti, in Italia i genitori che lo fanno verrebbero denunciati per abbandono di minore.
La vicenda è stata riportata, tra gli altri, dal quotidiano Il Piccolo di Trieste.
Che dire unimamme? Non ci abitueremo mai a queste tragedie.
Ricordiamo, infine, che negli Stati Uniti, dove il dramma dei bambini dimenticati in auto al caldo si è manifestato per la prima volta, esiste addirittura un sito web che tiene il conto dei bambini morti nel Paese in questo tragico modo. Un sito che vuole raccogliere una casistica per sensibilizzare sul dramma e promuovere azioni per combatterlo. Dall’inizio dell’anno a giugno, negli Usa sono morti 17 bambini dimenticati in auto al caldo o sotto il sole.
La frequenza degli episodi e la ricorrenza di alcuni elementi comuni ha portato gli studiosi ad identificare il fenomeno con una vera e propria sindrome, chiamata Forgotten Baby Syndrome, Sindrome del Bambino Dimenticato. Non dunque un semplice incidente, né una forma di trascuratezza o negligenza, nemmeno una semplice dimenticanza da parte dei genitori, ma una condizione che porta coloro che dimenticano i bambini in auto a un conflitto tra due sistemi di memoria: “memoria di abitudine” e “memoria prospettica”. Questo conflitto provoca l’amnesia che fa dimenticare i bambini in auto, in una serie di gesti compiuti quasi in automatico. Si parla anche di amnesia dissociativa.
Per un altro caso avvenuto a Ostia nel 2016, in quell’occasione un bimbo di 4 anni fu lasciato di proposito chiuso in auto dal nonno e dallo zio che erano andati a sbrigare alcune commissioni, nonno e zio sono stati condannati a 7 mesi di reclusione per abbandono di minore. In quel caso il bambino rimase chiuso nell’auto un’ora, ma si salvò grazie al pianto disperato, che attirò alcuni passanti fino all’arrivo dei carabinieri.