Melanoma, il tumore della pelle è in aumento per uomini e donne. Segnalati nuovi casi in Italia.
Il melanoma cutaneo è tumore che non va sottovalutato e che negli ultimi anni purtroppo si è diffuso, registrando un aumento dei casi, sia tra gli uomini che tra le donne, principalmente a causa della prolungata esposizione al sole senza adeguata protezione.
Proprio di recente vi abbiamo segnalato una campagna di sensibilizzazione sul melanoma, rivolta in particolare ai giovani, per segnalare la pericolosità di questo tumore e sensibilizzare sulla corretta esposizione al sole in vista delle vacanze. La campagna è stata lanciata sul web con l’hashtag #soleconamore. Troppi ragazzi italiani, infatti, non sono sufficientemente consapevoli dei rischi che si corrono in caso di scorretta esposizione al sole, soprattutto in giovane età. Ecco dunque che essere informati su questo tumore della pelle e su come prevenirlo diventa fondamentale.
Una necessità che trova conferma nell’aumento delle diagnosi di nuovi casi di melanoma.
Il melanoma è un tumore della pelle che è cresciuto negli ultimi anni, con un costante aumento dei casi diagnosticati, sia negli uomini che nelle donne. A segnalare questa crescita è Istituto dermopatico dell’Immacolata (Idi) Irccs di Roma, in occasione di un incontro per discutere del “Nuovo percorso diagnostico terapeutico del paziente affetto da melanoma cutaneo“.
I medici dell’Idi riportano che nel 2018, il numero di nuovi casi in Italia di melanoma è di circa 13.700, di cui 7.200 tra gli uomini e 6.500 tra le donne. Di questi nuovi casi di tumore, più di 950 sono quelli diagnosticati all’Idi, circa 200 casi in più rispetto al 2017 e 250 in più rispetto al 2016.
Dunque un aumento costante negli anni di diagnosi di melanoma e più negli uomini che nelle donne, sebbene la differenza sia minima. Il che significa che sempre più persone si ammalano di questo tumore della pelle che può essere molto aggressivo.
Francesco Ricci, responsabile Melanoma Unit di Idi, ha dichiarato sui nuovi casi di tumore: “In percentuale possiamo affermare che il 7% delle nuove diagnosi di melanoma previste in tutta Italia nel 2018 provengano proprio dall’Idi”.
Nonostante l’aumento continuo dell’incidenza del melanoma in Italia, la mortalità dovuta a questo tumore non è cresciuta, ma rimane stabile. Inoltre, e questa è una buona notizia, aumenta la sopravvivenza a 5 anni, che è pari all’87% e in crescita rispetto al passato.
L’Idi ha presentato un nuovo percorso diagnostico-terapeutico e assistenziale (PDTA) del paziente affetto da melanoma, che si basa sulle più recenti linee guida che permettono di personalizzare le cure per il paziente, ottimizzando le tempistiche del trattamento e proponendo modelli di cura innovativi.
Per beneficiare dei trattamenti più innovativi, incluse le nuove terapie adiuvanti sperimentali, è “fondamentale rivolgersi a centri di eccellenza“, hanno spiegato gli specialisti dell’Idi. L’istituto ha “attivato da tempo l’Unità Operativa Funzionale del Melanoma. Qui opera un team multidisciplinare di specialisti (Dermatologi, Oncologi, Chirurghi plastici, Chirurghi generali, Anatomo-patologi, Radiologi, Biologi e altre figure professionali) che riesce a gestire nei controlli oltre 2.700 pazienti”, ha concluso Francesco Ricci.
Il melanoma è un tumore della pelle, spesso molto aggressivo, che origina nella cute o, più raramente, negli occhi o nelle mucose. Si sviluppa dai melanociti, le cellule che producono la melanina, il pigmento che conferisce alla cute la sua colorazione.
Anche se non è comune come gli altri due tipi principali di cancro della cute, il carcinoma basocellulare ed il carcinoma squamocellulare, il rischio di sviluppare il melanoma della cute è in continuo aumento negli ultimi decenni in tutto il mondo occidentale e sempre più frequentemente in età giovanile. È molto più comune nelle persone dalla cute chiara e colpisce in misura leggermente maggiore le donne rispetto agli uomini.
Il melanoma si forma quando si verifica un errore genetico nelle cellule che producono la melanina, cioè i melanociti. Queste cellule sono presenti in maniera addensata nei nevi malanociti della pelle, comunemente detti nei, e, per motivi non ancora del tutto noti, possono iniziare a proliferare in modo disordinato. Tra le cause che possono spingere un neo a proliferare verso il melanoma ci sono l’esposizione al sole e alle lampade UV.
Il tumore si può sviluppare in qualsiasi area della pelle, con una maggiore probabilità nelle zone che sono più frequentemente esposte alla luce del sole. I melanomi possono formarsi sia a partire da nevi (nei) preesistenti, che ex-novo. Per questo è consigliabile eseguire regolarmente un’accurata autoispezione dei nei della pelle.
Nel controllo dei nei e per capire quando è il momento di rivolgersi ad un dermatologo, si deve seguire le regola dell’ABCDE:
Se uno o più di questi segni vengono riscontrati, è bene consultare il proprio medico o direttamente uno specialista in dermatologia.
Avete capito tutto unimamme? Controllate i vostri nei? Fate attenzione all’esposizione al sole, in particolare quella dei bambini?
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