Trapianti record all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma: 6 interventi in 5 giorni.
Un numero record di trapianti è stato eseguito a luglio all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, struttura d’eccellenza nel trattamento delle patologie infantili. In meno di una settimana, appena cinque giorni, sono stati eseguiti 6 trapianti di organo.
L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma è un’eccellenza della sanità a livello internazionale con terapie di avanguardia messe a punto dal suo centro di ricerca e dalle sue equipe di medici che hanno salvato diversi bambini da malattie gravi e in passato incurabili grazie all’applicazione di terapie innovative. Ricordiamo, tra i tanti, il caso del piccolo Alex, Alessandro Maria Montresor, il bambino affetto da una rara patologia, la Linfoistiocitosi emofagocitica (HLH), salvato dal Bambino Gesù grazie ad una tecnica innovativa di trapianto di cellule staminali prelevate dal midollo osseo del padre. Il trapianto ha avuto effetto e Alessandro Maria è tornato a casa.
Ora, il Bambino Gesù segna un nuovo primato, quello del numero di trapianti di organo, effettuati grazie alla generosità dei familiari dei donatori. In soli cinque giorni presso l’ospedale pediatrico sono stati eseguiti 6 trapianti di organi: due di rene, tre di fegato e uno di cuore. Si tratta di numeri alti anche per una struttura importante come il Bambino Gesù, unico ospedale pediatrico europeo dove si effettua ogni tipo di trapianto esistente.
I trapianti sono stati effettuati dal 7 all’11 luglio scorsi, richiedendo un impegno complessivo superiore alle 80 ore. Gli interventi sono tutti riusciti e ora i pazienti sono nella fase di decorso post operatorio. Tutto questo – spiega l’ospedale in un comunicato – è stato possibile grazie all’impegno di tutto il personale dell’Ospedale (autisti, ausiliari, infermieri, tecnici, medici, anestesisti e chirurghi) e all’efficienza della rete trapianti regionale e nazionale (Centro Regionale Trapianti Lazio e Centro Nazionale Trapianti). I trapianti sono stati realizzati con organi prelevati da 4 diversi donatori localizzati in 4 diverse Regioni italiane.
Gli interventi si sono così svolti: il 7 luglio è stato effettuato il primo trapianto di rene da donatore pediatrico su una bambina affetta da displasia renale bilaterale. Il 9 luglio sono stati eseguiti un altro trapianto di rene su un bambino di 4 anni che era in lista per un’uropatia malformativa, uno di fegato su una bimba affetta da atresia delle vie biliari e poi uno di cuore su un paziente seguito fin dalla nascita dal Bambino Gesù a causa del suo cuore univentricolare e alla stenosi polmonare. Infine, l’11 luglio sono stati effettuati altri due trapianti di fegato, stavolta da donatori adulti e con tecnica split liver, impiantati rispettivamente su un neonato di pochi mesi e su un bambino di 6 anni, affetti da atresia delle vie biliari uno e da difetto congenito del metabolismo biliare l’altro.
Nel solo 2018, sono stati eseguiti presso l’Ospedale Bambino Gesù 65 trapianti di organo, di cui 28 di rene, 27 di fegato, 9 di cuore e 1 di polmone. Il numero dei trapianti sale a 324, tenendo conto anche di quelli di cellule e tessuti.
A seguito dei recenti interventi, la presidente dell’Ospedale Bambino Gesù, Marinella Enoc, ha voluto “ringraziare tutti quei genitori e quelle famiglie che, nonostante il dolore della perdita, fanno sì che altre giovani vite possano essere salvate. Senza la loro incondizionata generosità nulla di quanto fatto sarebbe stato possibile. Un encomio particolare va anche alla professionalità di tutto il personale medico, infermieristico e alla stretta collaborazione con gli altri servizi dell’ospedale (laboratori analisi, centro trasfusionale, radiologia, rianimazione) e con le Istituzioni preposte. Operazioni così lunghe e complesse richiedono infatti un sistema organizzativo e logistico collaudato ed efficiente”.
Al Bambino Gesù, inoltre, si sta sperimentando un vaccino terapeutico pediatrico contro l’Hiv, per permettere ai bambini sieropositivi di migliorare la risposta immunitaria verso il virus, tenendolo sotto controllo, e ridurre al minimo indispensabile il ricorso alle terapie antiretrovirali, che sono certamente molto efficaci ma gravate di tossicità nel lungo termine.
Per ulteriori informazioni: Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
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