Due bambine, gemelle siamesi unite per la testa, sono state separate grazie a un’incredibile operazione finanziata da un benefattore.
Safa e Marwa Ullah sono due gemelline siamesi venute alla luce nel gennaio del 2017 congiunte per la testa.
Gemelle siamesi separate: operazione riuscita
La loro famiglia ignorava che fossero siamesi durante la gravidanza, così la loro nascita li ha lasciati a bocca aperta.
Le piccole avevano anche i vasi sanguigni uniti e per dividerle c’era bisogno di un’imponente operazione. Dopo un consulto con i medici delle piccole in Pakistan le gemelline sono state accolte al Great Ormond Street Hospital di Londra nell’autunno del 2018. Lì le gemelle e i medici hanno avuto 4 mesi per prepararsi alla delicata operazione che ha coinvolti esperti craniofacciali, neurologi, psicologi, radiologi, fisioterapisti, infermiere.
Prima di operare i chirurghi hanno utilizzato la raltà virtuale per una replica della loro anatomia. quindi è stata usata una stampante 3D per creare modelli plastici delle strutture delle piccole.
L’intervento è durato 50 ore.
Nella prima operazione i chirurghi hanno separato i vasi delle piccole, poi hanno inserito un elemento di plastica tra le teste per separare cervello e vasi.
Ci sono state diverse complicazioni durante la lunga operazione. Una delle due gemelline ha avuto un ictus.
L’operazione più importante, invece, ha permesso ai chirurghi di costruire due nuovi teschi usando le ossa delle bimbe.
Dopo l’intervento di separazione le bambine sono state sottoposte ad altre piccole operazioni.
In tutto sono state coinvolte 100 persone. “Siamo in debito con l’ospedale e lo staff e vorremmo ringraziarli per tutto quello che hanno fatto. Siamo molto emozionati per il futuro” ha detto la mamma delle bimbe, Zainab Bibi, sul The Guardian. La donna ha perso il padre delle sue gemelline durante la gravidanza.
Le piccole sono state dimesse il 1 luglio scorso e sono tornate a casa. “Siamo lieti di essere stati in grado di aiutare Safa, Marwa e la loro famiglia. È stato un viaggio lungo e complesso per loro». Il Gosh è davvero uno dei pochi ospedali al mondo con le infrastrutture e l’esperienza necessarie per eseguire con successo un simile intervento” ha dichiarato il neurochirurgo il neurochirurgo Noor Ul Owase Jeelani e il chirurgo craniofacciale David Dunawa.
A pagare per questo intervento è stato un donatore.
Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda finita bene di cui si parla su Gosh Nhs. uk?
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