Ramy e Adam hanno ottenuto la cittadinanza italiana. I due ragazzini sventarono l’attentato al bus di studenti di Crema.
Ramy e Adam i due bambini eroi hanno ricevuto finalmente la cittadinanza italiana. La cerimonia di conferimento si è tenuta sabato 27 luglio nel Comune di Crema, alla presenza della sindaca Stefania Bonaldi.
Ramy e Adam, i 2 bambini eroi sono diventati cittadini italiani
Grande emozione sabato mattina nella Sala dei Ricevimenti del Comune di Crema. Ramy e Adam, i due ragazzini egiziano e marocchino che lo scorso marzo sventarono l’attentato all’autobus sul quale viaggiavano con i loro compagni di scuola, hanno ricevuto per meriti la cittadinanza italiana.
La cittadinanza ai due ragazzi è stata assegnata su delibera del Consiglio dei Ministri e successivo Decreto del Presidente della Repubblica, in cui il gesto eroico dei due ragazzi è stato definito “di alto valore etico e civico”. La cerimonia è stata presieduta dalla sindaca del Comune di Crema, Stefania Bonaldi, che ha letto il decreto di conferimento della cittadinanza italiana a Ramy Shehata e Adam El Hamami e ha regalato a ciascuno una copia della Costituzione “la carta dei valori del nostro Paese, con i diritti e i doveri, perché diritti e doveri sono due facce della stessa medaglia, entrambi importanti”, ha sottolineato la sindaca. I ragazzi non hanno però potuto giurare sulla Costituzione perché ancora minorenni, come ha stabilito la Corte Costituzionale nel 2017.
Seduti in sala i familiari dei due ragazzi, felici ed emozionati. Adam indossava maglietta blu e bermuda rossi, mentre Ramy era vestito di tutto punto, con un completo in giacca e cravatta. Era presente anche il prefetto di Cremona Vito Gagliardi.
“Cittadini dei nostri cuori, prima ancora che dell’Italia, un Paese che vi chiediamo di continuare ad amare e servire”, ha detto la sindaca Stefania Bonaldi, prima di firmare la trascrizione del conferimento della cittadinanza, l’ultimo atto che mancava ai due ragazzi per diventare a tutti gli effetti italiani. Dopo la cerimonia, Ramy e Adam sono andati subito all’ufficio anagrafe per chiedere la carta d’identità.
“Carissimi Adam e Ramy – si legge nel messaggio della sindaca -, sareste stati cittadini italiani anche senza questa cerimonia, perché avete mostrato di amare il Paese, che ora è il vostro Paese. Gli uomini, tutti gli uomini, persino i potenti e anche coloro che fanno le leggi, possono illudersi di potere scegliere il modo in cui si costruisce un legame di cittadinanza, certo è importantissimo scriverlo su un pezzo di carta o su un supporto informatico, come sta succedendo ora, perché solo così i diritti prendono vita, vengono riconosciuti e possono essere fatti valere. Ma il vero legame con una terra si scolpisce con i sentimenti ed i valori, quelli che voi avete mostrato di possedere in abbondanza.
Sentimenti e valori, che vi hanno permesso di schierarvi dalla parte dei più deboli, che in quei momenti drammatici erano i vostri compagni, i vostri amici, i vostri connazionali.
Il mio abbraccio, il nostro abbraccio, cari Adam e Ramy, vi rende cittadini dei nostri cuori, prima che dell’Italia, un Paese che vi chiediamo di continuare ad amare e servire, perché esso è come la nostra famiglia, una grande famiglia, che attraversa un momento di fragilità e necessita dell’aiuto di tutti, anche, o soprattutto, dei nuovi italiani.
Sono sicura che renderete migliore la nostra Italia, che saprete proteggerla come si protegge una madre e che farete di tutto per insegnare anche ai vostri fratelli che se il nostro Paese si smarrisce, la nostra vita diventerà peggiore e alla fine si perderà. Viva tutti gli esseri umani che amano i loro simili. Viva l’Italia, la nostra Italia, oggi ancora di più“.
Il post su Facebook del Comune di Crema
Il gesto eroico di Ramy e Adam
Era il 20 marzo scorso, quando Ramy e Adam, insieme ai loro compagni di scuola, erano sull’autobus della scuola media Vailati di Crema, guidato dall’autista Ousseynou Sy, italiano di origine senegalese. Doveva trattarsi di un normale trasferimento di studenti, ma l’autista dirottò il mezzo, minacciando i ragazzi e i professori a bordo. L’uomo sequestrò a tutti i telefoni cellulari, legando i polsi dei passeggeri con delle fascette e poi cosparse di benzina l’autobus con l’intento di dargli fuoco. Prima che il dramma di consumasse Ramy, Adam e il loro compagno di scuola Riccardo riuscirono a chiamare i carabinieri. I ragazzini riuscirono a nascondere i telefono cellulari e chiamare di nascosto le forze dell’ordine e le loro famiglie per chiedere aiuto, mentre gli altri compagni di scuola li coprivano.
Un intervento che ha mostrato il sangue freddo e la prontezza dei ragazzi e che ha salvato la vita a tutti.
Ramy e Adam sono nati in Italia, studiano e vivono stabilmente qui, di fatto sono già italiani e a loro, come a tanti altri bambini figli di genitori stranieri che vivono in Italia la cittadinanza andrebbe comunque riconosciuta. Comunque tutto è bene quel che finisce bene.
Che ne pensate di questa storia unimamme?