Una mamma di due bambini che provengono dallâAfrica ha scritto una lettera al direttore del quotidiano Repubblica. Nella lettera la donna racconta degli episodi di razzismo che uni dei sui due figli adottivi ha dovuto subire questâestate.
La donna si chiama Gabriella Nobile ed è la fondatrice di âMamme per la pelleâ, che come si legge sul loro sito internet, è âunâassociazione culturale nata il 30 novembre 2018 per svolgere attivitĂ dirette a creare e rafforzare una rete organizzata di madri con figli che possano subire discriminazioni per le loro origini ed il loro diverso colore della pelleâ.
La lettera scritta al direttore di Repubblica, Carlo Verdelli, è per denunciare la difficile condizione delle famiglie con figli di diverse etnie ed inizia raccontandosi: âCaro direttore, sono la mamma adottiva di due figli nati in Africa. Negli ultimi mesi, noi madri di figli di etnie diverse stiamo vivendo sulla nostra pelle e quella dei nostri figli, esperienze viste e raccontate nei film americani degli anni Cinquanta e Sessanta sulla condizione dei neriâ.
In seguito, continua raccontando due episodi di razzismo di cui è stato vittima il figlio 13enne a Recco, in Liguria: âMio figlio, in vacanza con la nonna, giocava spensieratamente a calcio con gli amici nella piazzetta sul lungomare. Una signora passa in mezzo ai ragazzi e una pallonata la colpisce al viso. La sorte ha voluto che il piede che calciava fosse quello di mio figlio, unico nero del gruppo. Il marito, ancora prima di chiedere come stesse la moglie, si è scagliato contro il ragazzo urlando: Dammi i documenti, fammi vedere il permesso di soggiorno. La situazione è degenerata e sono state addirittura chiamate la polizia e lâambulanzaâ.
Lâaltro episodio è avvenuto dopo soli due giorni dal primo e mentre era in spiaggia: âUn ragazzo sui 30 anni lo ha improvvisamente spintonato dicendogli: Negro di merda, torna casa tua, questo paese è nostro! Peccato che non sei affogato con gli altriâ.
La mamma nella lettera racconta il dolore e la rassegnazione del figlio: âLa sera mio figlio mi ha raccontato tutto con rassegnazione ma con il dolore negli occhi. Ă difficile spiegare la sensazione di impotenza che prova un genitore davanti ad una situazione del genereâ.
Gabriella Nobile cerca di capire il perchĂŠ si è arrivati a tanto odio: âĂ piĂš di un anno che una certa politica ha deciso di nascondere le proprie mancanze creando dei nemici da combattere, distogliendo lâattenzione con falsi problemi. Lâimmigrazione è improvvisamente diventata la ragione di tutti i mali dellâItalia. Lâinasprimento del linguaggio e della comunicazione contro lo straniero stanno rovinando la vita ai nostri figli e a tutti gli immigrati regolari che sino ad ora vivevano una vita normale ed integrataâ.
Poi si rivolge al Ministro Matteo Salvini: âSul palco di un comizio, davanti a centinaia di persone si permette di affermare âNon vogliamo piĂš bambini confezionati dallâAfrica, non accetteremo sostituzione di popoli con popoli!â, dĂ uno schiaffo alla nostra genitorialitĂ adottiva. Con la conseguente legittimazione di attitudini manifeste non ponderate. In una parola intollerantiâ.
Continua ponendosi delle domande sul futuro dei giovani: âCâè una vera e propria caccia al nero, ormai nero è uno straniero, nero è un immigrato, nero è un delinquente. Come riconoscere un malfattore da uno studente quando hanno la stessa sfumatura di pelle? Potremmo pensare di tatuare sulla fronte dei nostri ragazzi âsono italianoâ ma qualcosa mi rimanda indietro di 60 anni alla stella di David cucita sui vestiti. Come possiamo far crescere dei giovani che saranno il futuro di questo Paese in una societĂ che li rifiutata o li guarda con sospetto perchĂŠ di colore diverso?â
Parla della paura dei figli e del progetto âMamme per la pelleâ: âOrmai i nostri figli sono condizionati dal questo clima e hanno paura persino di uscire o prendere i mezzi di trasporto da soli. Gli atti di razzismo in Italia sono aumentati in modo esponenziale e noi siamo la testimonianza di questa atroce realtĂ . Per questo abbiamo fondato unâassociazione che si chiama âMamme per la pelleâ e che nasce proprio dallâesigenza di combattere questa nuova onda di razzismo e xenofobia in Italiaâ.
Conclude la sua toccante lettera con un desiderio, quello di incontrare il Ministro dellâInterno: âParlando da madre a padre, fargli capire che le parole hanno un peso e ad ogni azione corrisponde una reazione. Gli sforzi che proviamo a fare per educare i nostri figli al rispetto degli altri vengono vanificati ogni qual volta una persona li insulta e li denigra e ogni qual volta lui non condanna pubblicamente queste azioni, ma al contrario, le esalta. Camminiamo insieme verso il loro futuro, abbiamo tutti troppo da perdere in questa battagliaâ.
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Voi unimamme eravate a conoscenza di questa lettera? Cosa ne pensate delle parole di Gabriella Nobile?
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