Mara, la sorella maggiore di Nadia Toffa, ricorda con commoventi parole la giornalista scomparsa poco tempo fa per un tumore al cervello.
Mara è la sorella maggiore quarantanovenne di Nadia Toffa, colei che ha fatto un po’ da seconda mamma alla nota giornalista de Le iene, morta il 13 agosto scorso dopo una lunga battaglia contro un tumore al cervello.
Nel corso di un’intervista con Gente Mara ha voluto rendere omaggio alla sorellina, strappata prematuramente, a soli 40 anni, all’affetto di tutta la famiglia e non solo.
La famiglia della giornalista sta cercando di affrontare il lutto lasciato dalla scomparsa di Nadia.
“È come se avesse vissuto dieci vite” ha commentato la sorella maggiore, nel corso di un’intervista su Gente.
Inoltre è stato molto importante il messaggio lasciato da Nadia: “soprattutto ai tanti malati che hanno voluto raggiungerla e starle vicini in un ultimo abbraccio».
Mara ricorda la sorella con tanto affetto: “io sono la sorella maggiore e ho avuto l’onore di crescere con lei”.
L’affetto tra le sorelle era reciproco, in una dedica sui social Nadia Toffa aveva scritto: “Mara è la sorella maggiore che tutti vorrebbero perché mi portava ovunque con sé. La prima volta in discoteca ero con lei, così mamma Marghe si fidava. Avevamo modelli diversi una volta. Fatte con lo stampino comunque. Tanto amore incondizionato”.
Nadia era preoccupata, in modo particolare, per sua mamma Margherita, perché riteneva che fosse innaturale, per una mamma, rimanere senza figlia.
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La sua mamma, Margherità, trae però forza dalla sua fede. “Lei è qui, non ci lascia soli, ci sta guardando dal cielo” ha mormorato la donna, al funerale, vicino alla bara della figlia.
Mara, però, ricorda anche la forza di Nadia quando ha saputo la diagnosi. “Era Nadia che faceva coraggio a noi. Una roccia. Un concentrato di energie belle. Sono stata un po’ la sua seconda mamma, ma se avevo qualche problema lei sapeva sempre consigliarmi. Era molto più matura della sua età”.
Commossa, la sorella ha aggiunto: “era un’anima splendida e Dio ha voluto chiamarla a sé“.
Nella sua lotta contro il suo male Nadia è stata determinata come nel suo lavoro, con le sue inchieste.
“Adesso la mia battaglia è questa e io non mi tiro indietro» aveva proclamato, con la stessa grinta di sempre.
Mara ha sottolineato il fatto che la sorella fosse “una persona vera”. Forse a questo si deve il successo delle sue inchieste. «Faceva approfondimento in mezzo alla gente».
La famiglia di Nadia è chiaramente molto orgogliosa di lei “Noi siamo orgogliosi per il messaggio di forza e di speranza che ha lanciato a tutti».
Mara e i famigliari sono rimasti molto colpiti dalla grande partecipazione ai funerali “ho visto gente che ringraziava mia madre per aver messo al mondo mia sorella. È arrivata qui anche una delegazione da Taranto, città di cui era diventata cittadina onoraria».
Mara sa che a Taranto si cerca di dedicarle un reparto dell’ospedale della città pugliese, ma vorrebbe fare di più.
“Sì, dovremo pensare a qualcosa in sua memoria, organizzare qualche iniziativa per far in modo che la sua azione civile continui».
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