Una donna rapisce il figlio neonato da una struttura protetta. Il piccolo era stato affidato alla struttura per le condizioni di disagio della famiglia.
Qualche giorno fa una donna era andata a trovare il figlio di appena due mesi in una casa famiglia di Pisa. Il piccolo era stato affidato alla struttura di tutela per le condizioni di disagio della famiglia d’origine, legate in particolare alla tossicodipendenza, come riportato da Pisa Today. Dopo averlo preso per passare delle ore insieme, per coccolarlo e trascorrere insieme qualche ora spensierata, si è allontanata dalla struttura con il figlio.
Subito sono state avviate le indagini sia in provincia di Pisa e sia in provincia di Livorno, città d’origine della donna e dove sia lei e sia il marito sono conosciuti dalle forze dell’ordine. In seguito le ricerche sono state estese anche in tutta Italia.
La donna ed il bambino sono stati ritrovati in buone condizioni dopo circa due giorni di latitanza. Mamma e piccolo sono seguiti dai servizi sociali del Comune di Livorno. I due sono stati trovati dopo che il personale della struttura protetta di Pisa, dove soggiornava il minore, ha avvisato la polizia che la donna si era allontanata con il piccolo.
Era scomparsa nel nulla, si è allontanata dalla struttura dove aveva libero accesso giornaliero vista la tenera età del figlio. Le forze dell’ordine hanno anche lanciato un allarme a livello nazionale e l’accusa per la donna è di sottrazione di minore.
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Le ricerche si sono intensificate nelle provincie di Pisa e di Livorno, controllando anche la frontiera e le imbarcazioni.
Per fortuna la mamma ed il bambino sono stati trovati e sono stati riportati in comunità come deciso del giudice e come riportato dalla Nazione.
L’assessore al Sociale del Comune di Livorno, Andrea Raspanti, si è espresso sulla vicenda: “Siamo contenti che questa spiacevole vicenda si sia conclusa bene. I nostri servizi sociali hanno lavorato in sinergia col Tribunale dei minori e col Serd fin dalla nascita del bambino, alla fine del luglio scorso, per creare le migliori condizioni di recupero di una situazione familiare evidentemente compromessa. Anche in queste ore difficili hanno seguito attentamente la situazione e offerto la massima collaborazione alle forze dell’ordine. Il caso, dopo questo episodio, sarà ovviamente rivalutato”.
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