La preside di un istituto ha deciso di dimettersi dal suo ruolo, ma ha scritto una lettera choc nella quale attacca i genitori dei suoi ormai ex alunni.
Dopo anni di lavoro, una dirigente scolastica di un istituto ha deciso di lasciare l’incarico con una lunga lettera di congedo. Nella lettera attacca duramente i genitori, in particolare alcune mamme, degli studenti per il comportamento tenuto nei suoi confronti ed anche nell’ambiente scolastico.
La lettera ha indignato i genitori ed ha dimostrato che la preside non è riuscita a superare le critiche e gli appunti che le erano state rivolte mentre era alla dirigenza della scuola.
Una preside lascia la scuola e lo fa con una lettera shock: i commenti dei genitori
Una lunga lettera di congedo è quella scritta da una preside che ha deciso di rinunciare al suo incarico. Alcuni stracci della lettera sono stati pubblicati sul quotidiano Leggo e stanno facendo discutere per alcune cadute di stile dell’ex dirigente scolastico in particolar modo nei confronti delle mamme.
In un primo punto, la preside sottolinea il comportamento minaccioso di alcuni genitori dei ragazzi che, in base ad una legge degli anni ’70, possono partecipare alla gestione della scuola: “Quello a cui assistiamo è una grande confusione di ruoli, e incertezze da cui discendono inutili conflittualità. Quello che la normativa non può analiticamente prevedere, e raramente assurge a situazioni tanto eclatanti da dar luogo a una specifica giurisprudenza (docenti malmenati, genitori sindacalisti dei propri figli fino alla violenza fisica) resta confinato nel magmatico territorio del buonsenso”.
Con queste parole la preside ha denunciato un comportamento che avviene anche in altri istituti, ma in seguito la lettera diventa più al vetriolo: “I simpatici promotori di chat di classe, che appena costituito il gruppo cominciano ad azzannarsi tra loro con turpiloquio e minacce, perché si lamentano quando poi tra i figli si producono episodi di violenza e bullismo. Le signore agée che divorate dal loro demonio meridiano, e non avendo mai trovato miglior palcoscenico, esordiscono cercando visibilità in minigonna e calze a rete perché si lamentano poi se le figlie, non proprio silfidi, vengono sbeffeggiate dai compagni di classe?”.
Nella parte finale della lettera, la preside parla dei genitori che l’hanno sostenuta, ma senza dimenticare i suoi “nemici”: “Alcune mamme, carissime tra le care, mi hanno augurato di trovare in futuro un ambiente meno ostile”. Ma il suo atteggiamento è combattivo più che mai: “A loro vorrei rispondere con una vecchia frase: molti nemici, molto onore. Perché un dirigente troppo amato da tutti è spesso qualcuno che ha lasciato riposare quei tutti nelle loro comodità e cattive abitudini”.
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In più parla delle lettere minatorie, i “regali” che ha ricevuto negli anni: “Vi testimonio con orgoglio quali doni ho ricevuto i questi cinque anni: decine di lettere minatorie, il taglio di tre copertoni, e una capillare attività diffamatoria. Evidentemente ho scomodato parecchi, e non dovevano essere certo i migliori”.
Le reazioni dei genitori non si sono fatte attendere, c’è chi si chiede il motivo di queste parole, chi si indigna per quello che si può interpretare come un “avallo” al bullismo. Come riportato da Leggo, sul gruppo Facebook della scuola, alcuni genitori si confrontano: “Che la signora si esprima sulle questioni relazionali quando è stata sempre la prima a non saperle gestire, mi sembra piuttosto triste”, scrive una mamma. Oppure: “Una lettera davvero spiacevole che potrebbe lasciare strascichi di nervosismo pur non essendoci più lei”. Poi c’è anche chi vuole solo andare avanti: “Ciò che è stato (a prescindere dalle posizioni prese e dalle esperienze personali) è un capitolo chiuso, se ne apre un altro che merita tutta la fiducia possibile”. E: “Sono d’accordo, è ora di cambiare pagina. Ma perché va commentata? Io sorvolerei come lei ha sorvolato su di noi. Meglio guardare oltre”.
Voi unimamme cosa pensate di questa lettera della Preside? Ne eravate a conoscenza?