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Salute e benessere bambini

Salva la bambina di dieci anni che aveva contratto il tetano a Verona

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valeria bellagamba
Bambina in ospedale (iStock)

Salva la bambina di dieci anni che aveva contratto il tetano in provincia di Verona.

È fuori pericolo di vita la bambina di dieci anni che lo scorso giugno aveva contratto il tetano a seguito di una banale ferita a un ginocchio. La bambina era arrivata in ospedale a Verona in gravi condizioni e a fine giugno le sue condizioni si erano aggravate.

Dopo mesi di silenzio, anche per tutelare la riservatezza della bimba e della sua famiglia, finalmente la buona notizia: la piccola è salva, ma le terapie non sono finite.

Salva la bambina di dieci anni che aveva contratto il tetano

La bambina di dieci anni di Povegliano, in provincia di Verona, che lo scorso giugno era stata ricoverata in gravi condizioni in terapia intensiva per tetano, è salva. La piccola non era vaccinata e aveva contratto il tetano a seguito di una sbucciatura ad un ginocchio.

Maria (nome di fantasia che le hanno dato i giornali) ha seriamente rischiato di morire. Grazie ai medici e alle cure si è salvata. La bambina è stata portata in ospedale “appena in tempo”, hanno detto i medici. Le sue condizioni, infatti, erano già molto gravi al momento del ricovero. Maria è stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva pediatrica dell’Ospedale della donna e del bambino di Borgo Trento (Verona), diretto dal prof. Paolo Biban.

La bambina è stata intubata, perché non in grado di respirare da sola e attaccata alle macchine che hanno lavorato al posto dei suoi organi debilitati dall’infezione. Maria è stata posta in coma farmacologico, necessario per farle superare la fase acuta.

La prognosi è stata riservata a lungo e dopo il peggioramento si era temuto il peggio. Ora finalmente si può tirare un sospiro di sollievo, Maria è salva ed è uscita dalla terapia intensiva. Il percorso di cure, però, non è ancora finito, ora dovrà affrontare una lunga riabilitazione.

LEGGI ANCHE –> BAMBINA RICOVERATA A TORINO: CONFERMATO IL TETANO E LA BIMBA È ANCORA A RISCHIO

Maria ha contratto il tetano perché non era stata vaccinata, nonostante il vaccino contro il tetano sia obbligatorio (lo è sempre stato, anche prima della legge Lorenzin). I genitori temevano la vaccinazione per la figlia a seguito di alcune reazioni di intolleranza ai vaccini in famiglia. Così l’avvocato dei genitori della bambina, Thomas Cesaro, ha spiegato il motivo per cui i genitori non avevano fatto vaccinare Maria, una decisione “senza nessuna motivazione ideologica”, ha spiegato.

La mancata vaccinazione non era stata segnalata alla locale azienda sanitaria perché la bambina frequenta una scuola privata parificata che non chiederebbe il certificato vaccinale, come spiega Il Gazzettino. Maria ha una sorella più piccola, nemmeno lei è vaccinata.

Il tetano è una malattia molto pericolosa, che mette a rischio la vita“, ha ricordato il professor Biban, sottolineando che quello di Maria è stato il primo caso di tetano che ha visto nei bambini. Il tetano, ha aggiunto, “parte in modo subdolo, è una malattia sistemica che prende tutto il corpo”. Il vaccino protegge dalla malattia, serve a questo, ha ribadito il professore.

Nel frattempo, la Procura di Verona ha aperto un fascicolo sul caso, ipotizzando il reato di lesioni gravissime per le conseguenze della mancata vaccinazione e indagando i genitori della bambina. “Bisogna stare attenti a misurare ogni movimento, con la massima comprensione per il profilo umano”, aveva sottolineato il procuratore capo di Verona Angela Barbaglio, “dall’altra parte però è chiaro che un caso del genere non può passare inosservato, si tratta di una vaccinazione obbligatoria, prevista dalla nostra legislazione”.

Il vaccino contro il tetano era obbligatorio anche prima della legge Lorenzin del 2017, insieme a quelli contro poliomielite, difterite ed epatite B. Da alcuni anni è incluso nell’esavalente, che copre anche contro la pertosse e l’Haemophilus influenzae di tipo b. Questo vaccino, insieme al tetravalente contro morbillo, rosolia, parotite e varicella (MPRV), è diventato obbligatorio nel 2017 con il decreto Lorenzin, poi convertito in legge, a seguito dell’epidemia di morbillo scoppiata a inizio di quell’anno. Per aumentare in fretta le coperture vaccinali, questi vaccini sono stati resi obbligatori.

Purtroppo, però, non tutti i genitori si sono adeguati alla legge e, pur essendo una minoranza, una parte ha continuato a opporsi con ostinazione, nonostante l’esclusione dei bambini dall’asilo e le multe per quelli che frequentano la scuola dell’obbligo. Il caso più clamoroso viene da Rimini, dove il sindaco Andrea Gnassi ha deciso di usare il pugno di ferro contro i no vax.

Vaccino contro il tetano (iStock)

Il tetano è una malattia infettiva acuta non contagiosa causata dal batterio Clostridium tetani. Il batterio cresce solo in assenza di ossigeno ed è presente in natura sia in forma vegetativa sia sotto forma di spore. Il germe in forma vegetativa produce una tossina, detta tetanospasmina che è neurotossica e causa i sintomi clinici della malattia. Le spore del tetano possono sopravvivere nell’ambiente esterno anche per anni e contaminano spesso la polvere e la terra. Penetrano nell’organismo umano attraverso ferite dove, in condizioni opportune, si possono trasformare nelle forme vegetative che producono la tossina. Il batterio non invade i tessuti ma la tossina raggiunge attraverso il sangue e il sistema linfatico il sistema nervoso centrale, interferendo con il rilascio di neurotrasmettitori che regolano la muscolatura, causando contrazioni e spasmi diffusi. Il tetano si tratta con le immunoglobuline umane antitetaniche che tuttavia non sono in grado di limitare l’azione neurotossica della tossina che ha già raggiunto le terminazioni nervose.

Di tetano si può morire e l’Italia detiene il primato in Europa dei casi, soprattutto tra anziani sopra i 65 anni. Nel 2017 dei 46 casi di tetano confermati in Europa ben 30 si sono verificati in Italia.

La notizia della bambina con il tetano fuori pericolo di vita è stata riportata dal quotidiano veronese L’Arena.

Che ne pensate di questa vicenda unimamme? Avete fatto vaccinare i vostri figli?

valeria bellagamba

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