Un ragazzo di 15 anni lotta contro un tumore e non perde la speranza.
Unimamme, forse ricorderete la vicenda di Sebastiano Quattrocchi, un ragazzo di 15 anni che ha scoperto di recente di avere un tumore molto raro.
L’adolescente, in ottobre, aveva fatto una drammatica scoperta. Pochi giorni dopo il suo ultimo compleanno avea scoperto che i mal di testa, la nausea e i dolori al collo erano tutti sintomi di un raro tumore alla ghiandola pineale.
Si tratta di un cancro che ha colpito 3 persone in tutta Italia. Il papà Giovanni, che sta facendo di tutto per salvare il figlio, ha ricordato:
“Le altre due non ce l’hanno fatta. In tutto il mondo ci sono 17 casi e quelli che sono riusciti a sopravvivere si sono fatti operare in centri specializzati, come Sebastiano“.
In questi ultimi mesi, Sebastiano, che viene chiamato “roccia” per la sua resistenza nell’affrontare la sua malattia, ha subito 7 operazioni.
La prima volta il ragazo è stato operato il giorno stesso della scoperta del cancro, perché altrimenti rischiava di andare in coma.
Dopo 15 giorni si è dovuto operare di nuovo, a Milano, per ridurre la massa del tumore.
“Lo scorso novembre ci hanno detto che mio figlio sarebbe morto di lì a un mese, che non avremmo festeggiato il Natale con lui” sostiene il padre.
“Io l’ho portato in Australia, grazie anche alla solidarietà delle persone che ci sono state vicine. Qui il dottor Teo Charlie ha di nuovo operato mio figlio, togliendo il 100% del tumore”.
Anche noi avevamo partecipato alla diffusione dell‘appello di Sabastiano per raccogliere fondi e aiutarlo a curarsi in Australia.
In Italia il giovane si era sottoposto a un nuovo ciclo di radioterapia, a Milano.
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“Poi ho portato mio figlio al Gemelli di Roma dove è stato operato a causa di un idrocefalo e salvato in extremis. A quel punto, hanno fatto una tac di controllo totale, ma mentre alla testa non c’era più niente, si nota più giù una metastasi, un piccolissima macchia di 7 millimetri. L’hanno tolta ma ha generato una nuova metastasi e ora non vogliono più intervenire perché è troppo interna”.
Purtroppo l’odissea di Sebastiano non è ancora finita e ora il padre e la famiglia vorrebbero riportarlo a Sydney, dal dottor Charlie affinché lo operi nuovamente.
“In Australia ci diranno se queste nuove masse partono dal cervello. Se qui non ci sarà nulla, farà radio e chemio per uccidere tutte le cellule malate. Vorrei solo che mio figlio possa vivere la vita di un ragazzino di 15 anni. Ma ci servono 50 mila Euro”.
Su Facebook è stata lanciata una nuova raccolta fondi. Fino adesso sono stati raccolti 4421 Euro su 50 mila in 59 giorni.
“La vostra solidarietà ci dà la forza di lottare e percorrere questo lungo viaggio senza perdere di vista la luce in fondo al tunnel buio” dichiara il padre del ragazzo.
Nel suo appello Giovanni Quattrocchi ha scritto: “La situazione è un po’ delicata e non sappiamo come venirne fuori se non unendo tutte le forze migliori della sana società”
Unimamme, cosa ne pensate della lotta di questo ragazzo e della sua famiglia raccontata su Fanpage?
Lo aiuterete condividendo almeno il suo messaggio?
Nel frattempo sull’altra pagina Facebook Aiutiamo Sebastiano potrete seguire tutti gli aggiornamenti sulla sua vicenda e le varie iniziative.
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