I genitori di un ragazzo morto per un tumore a 16 anni vogliono comunque festeggiare il suo diciottesimo compleanno.
Chiara e Luigi De Ecclesiis sono una coppia di genitori che sta preparando con grande fervore la festa della maggiore età di loro figlio Edoardo.
Apparentemente potrebbe sembrare una storia come tante, un particolare però colpisce: Edoardo non sarà presente.
Il ragazzo infatti è morto quasi 2 anni fa a causa di un tumore desmoplastico a piccole cellule rotonde, un cancro ai tessuti molli molto raro. L’incubo era cominciato quando il ragazzino, all’epoca quattordicenne, era andato a farsi controllare perché, da alcuni giorni, aveva il ventre gonfio.
I medici dissero subito al padre che il figlio aveva solo il 3% di possibilità di sopravvivere, ma lui non ebbe cuore di ripeterlo ai famigliari e infatti raccontò che c’era il 30% di possibilità.
Edoardo ha lottato contro il suo male, ma non è bastato.
“Aveva 16 anni e mi parlava spesso di come avrebbe voluto festeggiare la maggiore età. Dopo aver partecipato al party di Sofia, la sua sorella maggiore, era gasatissimo: anche lui desiderava una serata piena di amici e di musica. E sognava anche la sua prima automobile: dopo avergli negato il motorino per paura che si facesse male, promisi che, appena ottenuta la patente, gli avrei comprato una Smart” ha dichiarato il padre.
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Quando aveva ricevuto la diagnosi Edoardo aveva affrontato la chemioterapia e, successivamente, nel maggio del 2017 anche un intervento chirurgico.
“Sembrava riuscito. Edo, che da grande voleva fare il soldato, si comportò da vero guerriero: rideva, si sforzava di essere positivo anche se soffriva il fatto di non poter fare la vita dei suoi coetanei. Lui, che una volta al palazzetto dello sport ci andava per giocare a pallamano, ora faticava a reggersi in piedi. Ma si riprese. Pareva un miracolo”.
Dopo una breve parentesi di speranza, però la famiglia è stata nuovamente colpita da una terribile notizia. Il tumore era tornato e questa volta l’epilogo era già scritto.
“A settembre la seconda operazione ma presto ci dissero che era finita: non c’era più alcuna speranza. Fu allora che gli raccontai che era guarito. Lui, che non aveva mai fatto troppe domande sulla sua malattia, fu così felice da trovare la forza di alzarsi in piedi e ballare“.
Dal momento che la festa dei 18 anni era il grande sogno di Edoardo i genitori hanno deciso di onorare così la sua memoria, preparando tutto da 6 mesi..
“Sarà tutto come l’avrebbe voluto lui: con i cantanti e i deejay. E la torta, naturalmente. Sarà bianconera, visto che Edo era un tifoso sfegatato della Juventus”.
La festa si svolgerà sabato 7 settembre al palazzetto dello sport di Torri di Quartesolo, nel Vicentino.
Si tratta di una palestra da 1800 persone. Il padre teme però che, essendoci altri eventi nelle vicinanze i ragazzi preferiscano quelli alla festa del Palazzetto.
“L’incubo è che i ragazzi preferiscano trascorrere la serata altrove. Per Chiara, la mamma di Edo, sarebbe come se morisse di nuovo”.
I genitori hanno deciso di donare il ricavato alla Vicenza for Children. L’associazione utilizzerà quei soldi per acquistare una “bimbulanza”, un’ambulanza attrezzata specificatamente per il trasporto dei bambini.
Da quando è morto il figlio il padre ha cercato di dare un senso alla tragedia facendo volontariato nei reparti di pediatria, ma naturalmente il dolore è ancora immenso.
“Ho smesso di credere in Dio. Ma se avessi la certezza di poter riabbracciare mio figlio nell’Aldilà, forse mi ucciderei” conclude amaramente sul Corriere.
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