In una scuola materna torinese sono arrivati i carabinieri perché un bambino non era vaccinato.
Unimamme, come sapete da qualche anno è entrato in vigore il decreto Lorenzin sui vaccini che impone regole severe per i bambini che frequentano scuole e asili.
Nonostante si tratti di una legge in vigore nel nostro Stato alcuni genitori si sentono “in diritto” di cercare di aggirarla, con conseguenze spesso spiacevoli, come accaduto nel caso verificatosi in Piemonte, di recente.
In una scuola materna torinese una coppia no vax ha accompagnato in aula il proprio bambino non vaccinato, causando una lite.
Sia mercoledì scorso che giovedì sono dovute intervenire le forze di polizia, dietro richiesta dei genitori del bambino, perché l’istituto che frequenta non voleva ammetterlo in classe.
In un caso è intervenuta la pattuglia della polizia e nell’altro i carabinieri. La preside, in entrambi i casi, ha invitato i genitori ad ottemperare le dispozioni che valgono per tutti.
Come avevamo accennato il decreto Lorenzin del 2017 ha stabilito che la documentazione relativa alle vaccinazioni “costituisce requisito di accesso ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole dell’infanzia”.
I genitori del bambino hanno sostenuto però che sono in attesa di “una convocazione per la vaccinazione da parte dell’Asl competente”.
La scuola ha fatto notare che si tratta di una giustificazione, sostanzialmente “di comodo”, perché le disposizioni ministeriali e regionali in merito sono molto chiare.
In merito all’anno 2019 e 2010 la regione Piemonte dispone che “ai fini dell’ammissione ai servizi educativi e scuole per l’infanzia, non deve essere accettata né considerata valida la presentazione da parte del genitore di copia di un eventuale appuntamento con il Servizio Vaccinale poiché ai fini dell’ammissione vale la sola certificazione dell’Asl”.
La seconda regola riguarda i bambini inadempienti “in tutti i servizi vaccinali della Regione Piemonte è garantita la possibilità da parte delle famiglie dei minori non in regola con le vaccinazioni di ottenere la vaccinazione in accesso diretto, senza prenotazione”.
Quindi non dovrebbero esserci scusanti o ritardi di sorta.
Secondo le statistiche regionali il caso di cui vi abbiamo parlato oggi rientra nei mancati vaccini ed espressione dei No Vax. Il 95% dei nuovi nati risulta immunizzato, grazie al vaccino esavalente, da polio, difterite e tetano.
Si tratta di dati raccolti dalle Asl e relativi al 2019.
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I bambi non in regola coi vaccini tra gli 0 e i 6 anni sarebbero in calo, al 30 giugno 2018 erano 8 mila.
Questi bimbi non possono entrare all’asilo o nelle scuole d’infanzia.
Unimamme, i bambini non vaccinati saranno anche in calo, ma il numero a noi pare comunque piuttosto sconvolgente, tenendo conto che spesso la loro salute è messa a rischio dai genitori che sostengono di amarli tanto, ma mettono in pericolo i loro piccoli e quelli degli altri che magari per problemi di salute e non per un capriccio non possono vaccinarsi.
Voi cosa ne pensate di quest’ultimo caso di cui si parla su La Stampa?
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