Nonostante i medici le abbiamo detto per 14 volte di interrompere la gravidanza, una mamma rifiuta di abortire la figlia e ha avuto ragione.
Kiera Meldrum ha scoperto di essere incinta nel giugno del 2018 ed è stata molto felice perchè, per due anni, aveva avuto una serie di aborti spontanei.
Quando ha fatto un controllo alla 21° settimana di gravidanza ha scoperto però che c’erano gravi problemi con la salute della sua bambina.
Mamma rifiuta di abortire la figlia: “avrei fatto tutto quello che potevo per proteggere la mia bambina”
I medici hanno visto che lo stomaco della sua piccola si stava riempiendo di liquido e aveva un’ascite di terzo grado all’intestino, un accumulo di liquido tra i due strati che fiancheggiano lo stomaco.
Data la gravità della situazione le hanno proposto di abortire, ma Kiera è stata chiara.
“Non avrei abortito per nessun motivo, avevo aspettato tanto per diventare mamma e avrei fatto tutto quello che potevo per proteggere la mia bambina”.
La donna ha dovuto fare ecografie ogni settimana e ogni volta le consigliavano di abortire.
Alla 28° settimana l”intestino si è rotto e di nuovo le hanno proposto nuovamente l’aborto.
Il medico le ha proposto di drenare il fluido amniotico che stava salendo, ma Kiera si è rifiutata perché temeva di danneggiare la bimba.
“Il mio stomaco si è gonfiato e mi sembrava di portare un pallone gigante di acqua”.
Kiera soffriva molto ma ha sopportato il dolore per il bene della figlia.
La donna ha partorito alla 34° settimana. La piccola Lillee-Rose è venuta alla luce dopo un travaglio veloce e naturale.
Kiera ha tirato un sospiro di sollievo solo quando la figlia ha pianto come tutti i neonati. “Mi hanno messo in braccio mia figlia ed era l’essere più perfetto che avessi mai visto in tutta la mia vita“.
I chirurghi l’hanno operata di corsa per salvarle la vita, l’hanno aperta e scoperto che l’intestino si era diviso a metà, una parte si era avviluppata su un vaso sanguigno.
I medici sono riusciti a inserirle una sacca per stomia e l’hanno monitorata per 8 settimane in una incubatrice.
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“Sapevo che era il miglior luogo per lei ma volevo tenerla in braccio. Per me era devastante dopo averla attesa per tanto tempo“.
A sei settimane di vita la piccina ha subito un’altra operazione dove le hanno rimosso la sacca per stomia.
I chirurghi hanno fuso insieme l’intestino e, dopo la convalescenza Kiera ha potuto portare a casa la figlia.
La piccola è stata tenuta sotto monitoraggio ogni tre mesi, ma non ha avuto ulteriori problemi.
La sua mamma commenta: “la mia piccola non ha mai smesso di lottare e averla finalmente a casa con me è una benedizione. Lei è il mio piccolo miracolo”.
Unimamme, cosa ne pensate di questa storia raccontata sul Mirror?