I tumori dei bambini, quali sono quelli che li colpiscono più di frequente.
I bambini possono essere colpiti da 60 tipi diversi di tumori. Sono tanti, troppi, da alcuni purtroppo non si guarisce. Inoltre per i tumori dei bambini ci sono meno cure rispetto a quelli degli adulti.
Cancro, malattia terribile che fa tremare dalla paura solo a pronunciarla, quando colpisce i bambini, poi, è ancora più spaventosa. Una situazione aggravata dal fatto che per i bambini ci sono meno cure disponibili che per gli adulti.
La scienza medica ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, ma resta ancora tanto da fare per prevenire e sconfiggere i tumori dei bambini.
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Sono circa 60 i tumori che possono colpire i bambini, tra tipi e sottotipi di cancro. Sono tanti e tutti diversi. Tra i più frequenti ci sono:
Le diagnosi di tumore di bimbi e ragazzi sotto i 18 anni sono circa 2.200 ogni anno in Italia. Negli ultimi decenni sono aumentate, per poi stabilizzarsi negli ultimi 4 o 5 anni, ha riferito Gianni Bisogno, associato di Pediatria presso l’Università di Padova e responsabile del Gruppo Europeo dei sarcomi dei tessuti molli infantili.
Bisogno ha spiegato che esistono circa 60 tipi e sottotipi di tumori infantili:
Nuovi tumori, poi, vengono scoperti continuamente. A differenza dei tumori negli adulti, in quelli dei bambini non contano i fattori di rischio legati agli stili di vita. “A pesare, nei tumori pediatrici, è la componente genetica: alcune mutazioni nel DNA che causano la neoplasia sono ereditate e altre si sviluppano ex novo durante la vita fetale“, ha detto ancora Bisogno.
Per curare i tumori dei bambini, i trattamenti principali sono “chemioterapia, chirurgia e radioterapia, anche combinati tra loro. Circa l’80% guarisce, anche se a prezzo di cure lunghe e impegnative“, ha sottolineato il professore. Purtroppo, però, un bambino su 5 non ha una terapia disponibile e circa due terzi dei bambini guariti saranno soggetti a effetti collaterali a lungo termine causati dal trattamento subito.
L’insufficienza di cure o la loro inadeguatezza se paragonate a quelle per gli adulti dipende anche dal fatto che la ricerca scientifica nel campo dei tumori infantili o dell’adolescenza è ancora poca. Inoltre, almeno il 50% dei farmaci usati per combattere la malattia , ed è utilizzato off label, adattando ai bambini medicine per adulti, anche se la biologia dei tumori può essere molto diversa”, ha spiegato Angelo Ricci, presidente della Federazione italiana delle associazioni di oncologia pediatrica (Fiagop – Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica Onlus).
Pertanto “è fondamentale che si sviluppino farmaci studiati espressamente per i più piccoli e non utilizzare su di essi medicine sviluppate per i grandi“, ha sottolineato Ricci. “Per ogni farmaco autorizzato per l’adulto – ha aggiunto – chiediamo sia investigato il potenziale in ambito pediatrico, così da trovare trattamenti più mirati e con ridotti effetti collaterali“.
Per sensibilizzare sui tumori dei bambini, durante il mese di settembre centinaia di monumenti e luoghi simbolo nel mondo saranno illuminati di luce dorata: le Cascate del Niagara, il Taj Mahal, il Colosseo alla Lanterna di Genova in Italia. Inoltre, milioni di persone indosseranno un nastrino dorato, simbolo della lotta ai tumori infantili.
In Italia, oltre alle illuminazioni, si terranno diverse iniziative sul tema nella settimana da lunedì 23 a domenica 29 settembre. Tra queste segnaliamo “Accendi d’Oro, Accendi la Speranza“, sempre dal 23 al 29 settembre, nell’ambito dell’evento “Settembre d’Oro mondiale dell’oncologia pediatrica“, organizzato dalla Childhood Cancer International.
Nell’ambito delle iniziative a cura dalla Fiagop e delle federate, segnaliamo anche l’invito a scattarsi un selfie con il tatuaggio del Nastrino D’oro e condividerlo sui social utilizzando gli hasthag #accendidoro #accendilasperanza #GoGgold.
La notizia sulle iniziative di settembre è stata pubblicata dal Messaggero.
Che ne pensate unimamme di questa iniziativa?
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