Nicholas Green è un bambino di 7 anni morto 25 anni in Italia.
In questi giorni ricorre l’anniversario della morte e per l’occasione i genitori americani torneranno in Italia e incontreranno alcune persone che sono vive grazie al loro bambino.
Sicuramente vi ricordate la storia di Nicholas Green. Nicholas era un bambino di 7 anni, nato a San Francisco e morto “per sbaglio” in Italia durante una rapina.
Il bambino viaggiava in macchina con i genitori Reginald e Margaret e la sorellina di 4 anni Eleanor lungo l’autostrada Salerno-Reggio-Calabria, in direzione della Sicilia. Purtroppo la macchina di questa famiglia è stata scambiata per quella di un gioielliere e durante il tentativo di rapina Nicholas è stato colpito alla testa da un proiettile.
Ricoverato in ospedale in coma è morto dopo due giorni, il 1 ottobre 1994.
Dopo la morte i genitori hanno deciso di donare gli organi e le cornee e così sono state salvate 7 persone, di cui 4 adolescenti.
Una decisione quella di questi genitori che negli anni ’90 in Italia non era sicuramente comune. Da questo gesto generoso si è ottenuto un grandissimo risultato: in 10 anni sono infatti triplicate le donazioni degli organi. Ecco perché si può parlare di “effetto Nicholas“. Il padre, Reginald Green ha un blog e ha scritto un libro con questo titolo dal quale è stato anche tratto un film, “Il dono di Nicholas”.
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A distanza di 25 anni il padre e la madre di Nicholas torneranno in Italia per incontrare 4 dei riceventi degli organi del figlio. Ecco come hanno annunciato la loro visita:
“Il primo ottobre saranno passati 25 anni da quando mio figlio Nicholas di sette anni morì dopo essere stato colpito da un proiettile durante un tentativo di rapina in auto lungo l’autostrada mentre eravamo in vacanza con tutta la famiglia. Mia moglie Maggie ed io donammo i suoi organi e cornee che andarono a cinque malati italiani molto gravi (quattro dei quali adolescenti), alcuni quasi in punto di morte, e altri due adulti che stavano diventando ciechi. Venticinque anni dopo, cinque dei sette sono ancora vivi“.
I due coniugi si recheranno in Calabria e in Sicilia. Qui, nel Policlinico di Messina, l’ospedale dove il figlio è morto, incontreranno 3 dei riceventi.
Diversi gli eventi per celebrare il ricordo di Nicholas e sensibilizzare sull’importanza della donazione degli organi.
“Nei dieci anni successivi alla morte di Nicholas i tassi della donazione degli organi in Italia sono triplicati, un tasso di crescita a cui nessun’altra nazione è andata vicino. Migliaia di persone che sarebbero morte sono invece vive. E’ conosciuto nel mondo come ‘L’Effetto Nicholas” scrive il padre come si legge su IlVibonese.
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Che aggiungere unimamme, una vita quella di Nicholas che seppur breve ne ha segnate molte , e un esempio quello di questi genitori per tutti. Grazie di cuore per aver trasformato un dramma in speranza.
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