Luca Cavallaro è il papà che ha dimenticato il figlio in auto sotto al sole, ecco che cosa è accaduto nell’immediato dopo aver scoperto il dramma.
Unimamme, ieri vi avevamo parlato del piccolo dimenticato in auto a Catania, oggi possiamo darvi qualche dettaglio in più su questa assurda e orribile tragedia.
Luca Cavallaro è il nome del papà di Leonardo, il bimbo che ieri, chiuso in auto per ore mentre all’esterno la temperatura era di 35° gradi, ha agonizzato fino a perdere la vita.
L’uomo lavora come dipendente amministrativo presso l’università di Catania e quel giorno si era recato al lavoro come sempre, dopo aver accompagnato il piccolo Leo al nido. O come credeva di aver fatto, finché la telefonata della moglie, 5 ore dopo, per dire che non aveva trovato il figlio, l’ha riportato alla realtà.
Luca Cavallaro è rimasto per 37 minuti in attesa dietro la porta della rianimazione del Policlino.
Quando il piccolo è arrivato al Pronto soccorso era già morto.
Antonio Lazzara, direttore sanitario dell’ospedale, ha commentato: “Purtroppo c’è stato poco da fare l piccolo, quando è entrato, era già in arresto cardiaco. Le manipolazioni non sono servite a nulla. Abbiamo subito chiamato psicologi e assistenti sociali perché dessero un supporto alla famiglia, distrutta dal dolore”.
Il nonno di Leonardo, Angelo Cannizzaro, è chirurgo endocrinologo al Policlinico dove è stato portato il bimbo e, non appena è venuto sapere che al Pronto soccorso era arrivato il nipotino di 2 anni, si è precipitato in aiuto dei colleghi, ma ormai non c’era più niente da fare.
Anche la mamma del bimbo, Maria Cannizzaro, lavora in quell’ospedale come cardiologa.
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Federico Vagliasindi, ingegnere idraulico, collega di Luca Cavallaro, ha dichiarato: “Ho subito pensato a quel fatto e non so davvero spiegarmi come possa essere capitato. Luca è una persona scrupolosa, brillante, sempre in orario al lavoro. Ero sbigottito allora e lo sono ancora adesso”.
L’uomo si riferisce alla stessa tragedia avvenuta nel 1998 nel parcheggio della Sgs Thomson.
Quest’estate la famiglia di Leonardo aveva trascorso le vacanze a Lavinaio, una frazione sulle pendici dell’Etna.
Ora però la tragedia più impensabile si è avverata e Luca Cavallaro, ingegnere quarantatreenne è indagato per omicidio colposo ed è stato interrogato negli uffici della Squadra Mobile. Un investigatore commenta così: “uomo disperato, distrutto, che piange continuamente e non riesce a spiegare l’accaduto. Ho soltanto un grande vuoto in testa”.
L’uomo ha detto agli investigatori: “So solo di essere uscito di casa alle otto del mattino e di avere sistemato Leonardo nel seggiolino, fissato nel sedile posteriore dell’auto
A Repubblica un cugino dei genitori di Leonardo ha detto: “Era vispo, allegro. Tutti in famiglia giocavamo con lui. Non posso immaginare che non sia più tra noi”.
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