La Farmacia di strada è un progetto di solidarietà voluto da diverse associazioni. Ad un anno dalla sua inagurazione, i fondatori hanno fatto un bilancio.
Un anno fa a Roma è stata inaugurata la prima “Farmacia di strada”. Il progetto è stato pensato e realizzato dall’associazione onlus “Istituto di Medicina Solidale” (IMES) in collaborazione con vari enti come la Federazione dell’Ordine del Farmacisti (FOFI), Banco Farmaceutico ed Assognerici.
Ad un anno dalla realizzazione del progetto sono state distribuiti circa 9mila confezioni di medicinali, per un valore che si aggira intorno ai 88mila euro.
Come riportato sul sito della Onlus, “Medicina Solidale”, che da anni si occupa di aiutare le persone bisognose, più di 4 milioni di italiani sono costretti a rinunciare a curarsi a causa delle condizioni di povertà nelle quali vivono. E’ proprio per chi non ha la possibilità nemmeno di comprarsi un’aspirina è stata pensata la “Farmacia di Strada”. E’ stata inaugura a settembre 2018 nei locali dell’ambulatorio del centro di accoglienza gestito dai volontari del vicino carcere di Regina Coeli, la Vo.Re.Co. onlus. La dotazione della farmacia solidale è soprattutto fatta di analgesici, antipiretici, antiipertensivi e gastrointestinali.
Sono state aiutate 15.000 persone povere con la distribuzione delle 9mila confezioni di medicinali. Banco farmaceutico si è occupato della distribuzione dei farmaci e della loro raccolta. Sono stati donati dalle aziende che fanno parte di Assogenerici.
Il presidente di Banco farmaceutico, Sergio Daniotti, ha spiegato in dettaglio il progetto: “Sono stati raccolti 7.372 confezioni di farmaci per un valore complessivo di quasi 67 mila euro donati dalle aziende aderenti ad Assogenerici, più altre 1.566 confezioni del valore di circa 22 mila euro donati da altre aziende che regolarmente collaborano con Banco Farmaceutico, per un totale di 32 categorie terapeutiche coperte e 17 aziende donatrici”.
La presidentessa di “Medicina solidale” ha spiegato come è nato il progetto: “La nascita della prima farmacia di strada è un atto concreto per andare incontro a quelle “periferie esistenziali” indicate da Papa Francesco e nello stesso tempo rappresenta un segno di speranza per tanti cittadini di questa nostra metropoli che vivono ai margini, spesso dimenticati”. La dottoressa non Vuole, però, che questo progetto vada a sostituire il Sistema sanitario nazionale.
Chi usufruisce dalla Farmacia di strada di Roma sono al 70-80% i senza fissa dimora, tra di loro ci sono sia italiani e sia stranieri, come spiega il medico volontario, Stefano Giorgi: “Nei pronto soccorsi normali hanno timore di andare oppure sono di fatto rifiutati, non sono persone che dispongono del tesserino sanitario”.
Nel centro vengono accolti anche se hanno bisogno di fare colazione, per un pasto serale, per un pacco alimentare o anche per una consulenza giuridica.
Come raccontato da chi gestisce il centro, all’inizio era stato pensato per i detenuti e poi aperto anche per altre realtà difficili della città.
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L’onlus, “Medicina solidale”, ha contribuito anche alla realizzazione di un altro bel progetto legato sempre all’aiuto delle persone povere. Sono stati realizzati, nell’istituto delle suore salesiane di Roma, del locali dove le persone “vulnerabili”, anche i bambini, hanno accesso per potersi lavare in un ambiente pulito ed al quale possano accedere con regolarità.
Voi unimamme eravate a conoscenza di questo progetto? Cosa ne pensate della creazione di una Farmacia di strada?
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