Quanti+neonati+e+donne+incinte+muoiono+nel+mondo%3F+I+dati+dell%26%238217%3BOMS
universomammait
/2019/09/21/neonati-donne-incinte-muoiono-mondo/amp/
Salute e benessere bambini

Quanti neonati e donne incinte muoiono nel mondo? I dati dell’OMS

Published by
valeria bellagamba
Mamma e neonato, il problema della mortalità nel mondo (iStock)

Ancora troppi neonati e donne incinte muoiono nel mondo, i dati dell’OMS sulla mortalità infantile e materna.

La mortalità infantile e quella delle donne in gravidanza è ancora un problema molto serio in tutto il mondo, nonostante la situazione negli ultimi anni sia migliorata. L’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Unicef hanno appena pubblicato i dati aggiornati.

Troppi neonati e donne incinte muoiono nel mondo

Nel mondo ogni 11 secondi muoiono un neonato o una donna incinta, per cause prevedibili. Si tratta complessivamente di 2,8 milioni di persone, un numero che  è diminuito negli ultimi vent’anni circa, ma che è ancora troppo elevato. Dal 2000, infatti, i decessi materni sono diminuiti di oltre un terzo, mentre quelli infantili di quasi la metà. Un trend incoraggiante, ma c’è ancora tanto da fare. Soprattutto perché si tratta di morti evitabili.

LEGGI ANCHE -> MORTALITÀ INFANTILE: LA BUONA NOTIZIA PER L’ITALIA

I dati sono stati pubblicati dall’Organizzazione Mondiale della sanità (Oms) e dall’Unicef. Secondo il nuovo report, 6,2 milioni di bambini di età compresa tra 0 e 15 anni sono morti nel 2018 e oltre 290.000 donne, circa 800 al giorno, sono morte a causa di complicazioni durante la gravidanza o il parto nel 2017.

Tra tutti i bambini deceduti, 5,3 milioni sono morti nei primi 5 anni di vita, soprattutto per polmonite, diarrea e malaria. Di questi decessi, 4 milioni avvengono entro il primo anno di vita e 2,5 milioni, circa la metà dei casi, si concentrano entro il primo mese dalla nascita. Invece, i bambini e ragazzi tra 5 e 14 anni che muoiono ogni anno sono 900.000.

Cause che evidenziano l’importanza degli interventi di prevenzione e cura nei Paesi più a rischio, quelli più poveri dove strutture sanitarie adeguate sono carenti.

  • I numeri mostrano in tutta la loro evidenza le disparità nel mondo: si muore di più nei Paesi poveri, sia che si tratti di mamme che di bambini, soprattutto neonati. L’80% della mortalità materna e infantile globale, infatti, si concentra in due regioni del mondo:
  • l’Africa subsahariana
  • e l’Asia meridionale.

A confronto con i Paesi più ricchi, le donne dell’Africa sub-sahariana hanno tassi di mortalità in gravidanza e durante il parto 50 volte più alti. Lo stesso avviene per i loro bambini, che hanno un tasso di mortalità nel primo mese di vita 10 volte più alto di quello dei neonati dei Paesi a reddito elevato.

Per una donna dell’Africa subsahariana il rischio di morire durante gravidanza o parto nel corso della propria vita è pari a 1 su 37; in Europa è di 1 su 6.500. Inoltre, sempre in Africa 1 bambino ogni 13 muore prima del quinto compleanno, mentre in Europa questo evento si verifica in 1 caso su 196.

Henrietta Fore, direttore esecutivo dell’Unicef, ha commentato i dati su mortalità materna e infantile sottolineando che “ogni 11 secondi, una nascita diventa una tragedia familiare” nel mondo. Eppure basterebbe poco per evitare tante morti. “Un abile paio di mani per aiutare nel momento della nascita, insieme ad acqua pulita, un’alimentazione adeguata, medicine di base e vaccini, possono fare la differenza tra la vita e la morte“, ha aggiunto Fore.

Nel mondo sono stati fatti grandi passi nella riduzione della mortalità infantile e di quella materna. I Paesi dell’Asia orientale e sud-orientale hanno fatto grandi progressi in questo senso. Grazie soprattutto allo sviluppo economico e al miglioramento delle condizioni di vita.

Come riportano i dati di Unicef e Oms, dal 1990 si è verificato un calo del 56% delle morti di bambini sotto i 15 anni, passate da 14,2 milioni di morti a 6,2 milioni nel 2018; mentre dal 2000 al 2017 il tasso di mortalità materna è diminuito del 38%.

Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che “nei Paesi che offrono a tutti servizi sanitari sicuri, convenienti e di alta qualità, donne e bambini sopravvivono e crescono“. L’obiettivo dell’Oms è offrirli a più persone possibile per porre fine alla mortalità materna, neonatale e infantile prevenibile.

Il report con i dati su mortalità materna e infantile è stato segnalato da. quodiano Repubblica.

Secondo voi, unimamme, quali sono gli interventi migliori per ridurre la mortalità infantile e materna?

valeria bellagamba

Recent Posts

  • Attualità

Tale mamma, tale figlia (e tale nonna): Heidi Klum posa con figlia Leni (e mamma Erna)

Le donne di casa Klum si prestano come testimonial per Intimissimi: da nonna Erna a…

2 settimane fa
  • Famiglia

Nomi per gemelli: questi sono i più belli / evocativi che potete scegliere

Come scegliere i nomi per gemelli: una guida pratica per i genitori che stanno per…

2 settimane fa
  • Attualità

Raffaella Fico orgogliosa della figlia, campionessa a 12 anni: che Pia abbia preso da papà?

Che Pia Fico Balotelli abbia preso dal padre Mario, attualmente attaccante del Genoa? La sua…

2 settimane fa
  • Famiglia

I telegiornali non sono per bambini | Una guida per introdurre i più piccoli alle news

Introduzione al mondo delle notizie per i bambini: come fare a mostrare loro il mondo,…

3 settimane fa
  • Gravidanza settimana per settimana

Gravidanza e maternità a rischio: come funziona e chi può ottenerla?

In base al tipo di lavoro che fate (o allo stato della gravidanza) potreste dovere…

3 settimane fa
  • Famiglia

Seggiolino in auto obbligatorio per i bambini: sì, ma fino a che età?

Seggiolino in auto obbligatorio per i bambini: ecco cosa dice il Codice della Strada (e…

3 settimane fa