Una bambina di 10 anni ha tentato il suicidio cercandosi di lanciare dal terzo piano di un palazzo. Salvata grazie all’intervento di due poliziotte.
Una tragedia sfiorata è quella che vede come protagonista una bambina che aveva deciso di lanciarsi nel vuoto da un palazzo di Roma. Provvidenziale è stato l’intervento di due agenti delle forze dell’ordine che sono intervenuti per mettere in salvo la bambina. Ora si cerca di capire bene le ragioni che hanno spinto la giovane a copiere il gesto, il caso è affidato, come prassi, al Tribunale dei Minori.
E’ la mattina del 25 settembre, in un quartiere di Roma, quando un gruppo di persone si sono radunate sul marciapiede e guardavano verso l’alto preoccupati perché al terzo piano di un palazzo hanno visto una bambina che si sporgeva dalla ringhiera. La bambina, di 10 anni, aveva intenzione di buttarsi nel vuoto mentre piangeva e gridava. Alle sue spalle, un’anziana signora, la nonna, che si sbracciava nel tentativo di convincere la nipote a non lanciarsi nel vuoto.
Per fortuna, il gruppetto di persone ha attirato l’attenzione di due poliziotte fuori servizio che non hanno perso tempo e si sono subito recate nell’appartamento. Una volta arrivate sul balcone hanno afferrato in tempo la bambina impedendole di buttarsi nel vuoto.
In casa erano presenti solo i nonni, la madre della bambina era uscita per recarsi a lavoro, ma una volta avvisata è tornata subito a casa. La piccola è stata portata in ospedale per verificare che non avesse nessuna ferita e come da prassi il caso è stato trasferito alla procura dei Minori.
Le due poliziotte, come riportato da Repubblica, sono Maria Vittoria Ferraioli, in servizio alle Volanti del commissariato di San Giovanni e il commissario capo Maurizia Quattrone della Direzione Centrale Polizia Criminale, che solo per caso si trovavano a passare per il quartiere romano.
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A Repubblica, il commissario capo Maurizia Quattrone ha raccontato quello che è successo quella mattina: “E’ una cosa che mi porterò dentro per tutta la vita. Io ero in auto mentre la collega del commissariato di zona a piedi quando entrambe siamo state attratte dalle persone che guardavano verso l’alto. Qualcosa mi ha detto che c’era una situazione di grave pericolo da gestire. Nel momento in cui abbiamo visto la bambina che si sporgeva dal balcone del palazzo siamo subito intervenute. Il nostro primo pensiero è stato quello di metterla in salvo, così l’abbiamo afferrata. Poi l’abbiamo portata dentro casa dove l’ho tenuta in braccio a lungo per calmarla e consolarla in attesa dei soccorsi. Nella tragedia di quella situazione, la gioia più grande è che si sia salvata“.
Anche per l’agente Ferraioli, quanto è successo le ha portato “un senso di gioia e di pienezza come quello provato con questa bambina non vale nessun arresto”. Inoltre ha spiegato come è stata avvisata la mamma della piccola: “La madre l’ho chiamata io, le ho detto di non allarmarsi che era tutto a posto. Lei si è agitata tantissimo e poi, una volta arrivata a casa ed ha saputo dalla nonna cosa era successo, si è sentita male ed è stata portata in ospedale insieme alla figlia”.
Il perché di un simile gesto è ancora da capire, forse un disagio interiore e la sensazione di non essere amata. La piccola, ascoltata in ospedale, non ha saputo spiegare il perché del suo gesto. Da una prima indagine sembrerebbe che la piccola vada bene a scuola e che non sia stata presa di mira dai bulli, due cause che molto spesso portano i bambini o ragazzi a tentare il suicidio.
Voi unimamme eravate a conoscenza di questa vicenda?Cosa ne pensate?
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