Un bambino di 12 anni ha scioperato per il clima da solo a Stornarella, in Puglia.
Venerdì 27 settembre c’è stato lo sciopero per il clima a cui hanno partecipato migliaia di ragazzi. La manifestazione si è tenuta su scala mondiale ed è stato lanciato con la Settimana per il clima iniziata lo scorso 20 settembre a New York con lo scopo di salvare la Terra dai cambiamenti climatici.
Moltissimi giovani italiani hanno invaso le piazze, ma a Stornarella, nel foggiano, le cose sono andate diversamente. Qui, in un paese da 5 mila abitanti, l’unico a mobilitarsi e a far sentire la sua voce è stato un ragazzino di 12 anni: Potito, che ha manifestato da solo durante il Fridays for Future.
Il suo sforzo però non è passato inosservato. Massimo Colia, sindaco del paese del foggiano, ha commentato su Facebook: “È ammirevole vedere quanto sia sensibile un bambino di 12 anni che da solo si è appostato in piazza per manifestare contro i cambiamenti climatici, così come stanno facendo migliaia di studenti, oggi, in tutta Italia per aderire al terzo Global Strike For Future”.
Anche il governatore della Puglia Michele Emiliano, è rimasto colpito dal gesto di questo bambino e ha condiviso le foto del piccolo con questa scritta: “Potito è il mio eroe pugliese di questo #fridaysforfuture».
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Potito ha preparato un cartellone con una mano tesa che regge una torta fatta di plastica.
Sempre il sindaco di Stornarella ha aggiunto: “Potito ha disegnato un cartellone con una mano tesa che regge una torta farcita di plastica. Mi sono fermato a complimentarmi con lui e gli ho chiesto le ragioni che lo hanno portato ad aderire a questa iniziativa. Mi ha risposto: ‘noi siamo figli di questa terra e con il nostro comportamento la stiamo avvelenando e non può esistere che un figlio avveleni sua madre'”.
“Dovremmo prendere esempio da lui” ha concluso Colia.
Sua mamma su La Stampa ha aggiunto: “Lui ha sempre seguito Greta e già da tempo aveva cominciato a non usare più la plastica e a non gettare via quello che più può inquinare. Sua sorella ha 14 anni e anche lei a scuola parla di questi problemi del resto a casa noi discutiamo di tutti gli argomenti che ci interessano. A me ha detto che il futuro è suo e dunque deve stare più attento degli adulti.
Lui è appassionato di tecnologia, studia con profitto ma io non immaginavo che avrebbe preso questa iniziativa, da solo. Io quando ho capito che per lui era importante l’ho motivato e sostenuto. Gli ho detto che stava compiendo un passo coraggioso. A me ha detto che era soddisfatto perché pensava che questa cosa non avrebbe interessato nessuno. Invece non è stato così. E’ stato fino all’ora di cena in piazza, poi l’ho riportato a casa. Domani c’è scuola, ha iniziato la seconda media e non può saltare altri giorni”.
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