Una donna testimone di Geova ha deciso di morire perché non ha accettato la trasfusione di sangue.
Unimamme, oggi vi parliamo del caso in cui una donna ha deciso di lasciarsi morire piuttosto che accettare una trasfusione di sangue.
Donna si lascia morire in ospedale rifiutando una trasfusione
La vicenda si è svolta presso l’ospedale di Piedimonte Matese in provincia di Caserta e la protagonista è una signora di 70 anni Testimone di Geova.
La donna era entrata in ospedale con forti dolori addominali, secondo i medici aveva una gastroenterite sanguinante e quindi avrebbe dovuto ricevere delle trasfusioni.
Come accennavamo la donna in questione era una Testimone di Geova e questa religione lo proibisce. È Geova stesso a proibirlo.
Si tratta di un movimento religioso diffuso in tutto il mondo che, nel tempo, si è attirato molte critiche.
“Secondo loro arriverà l’Armageddon” racconta la signora Grazia di Nicola, abbandonata dalle 3 figlie per aver accettato una trasfusione pur essendo Testimone di Geova.
I testimoni di Geova portano sempre con loro un documento su cui c’è scritto: niente sangue, in caso fossero coinvolti in un incidente e non potessero parlare. La donna è stata operata per un tumore.
“Ha creato un’emorragia interna e mi sono ritrovata a un bivio: accettare una trasfusione oppure morire”. Lei, dopo una riflessione ha deciso per la vita: “non è possibile che Geova voglia che io muoia”.
Grazia di Nicola però, scegliendo di prendere il sangue durante un’operazione delicata, è stata ripudiata da tutta la sua congregazione.
Questo ha avuto un impatto psicologico forte su di lei che era comunque reduce da una lunga esperienza in una setta.
A quel punto però sono iniziati forti contrasti con le 3 figlie, anch’elle Testimoni di Geova. Da due anni Grazia non vede più le sue figlie che, in virtù della loro religione, non possono più frequentarla.
Sui social questa mamma ha chiesto più volte perdono, ma ha ricevuto molti insulti. Le Iene hanno cercato di contattare le tre figlie per riconciliarle con la madre.
“Ho dubitato a volte di essere felice che ora mia mamma sia viva. Era un tesoro e una persona meravigliosa, poi è cambiata” ha detto la figlia maggiore, che non parla più con Grazia da anni.
Purtroppo il tentativo è fallito, ma Grazia sa che le sue figlie la amano e che stanno soffrendo come lei.
Per quanto riguarda il caso della signora settantenne che invece ha scelto di morire Gianfausto Iarrobino, primario del reparto di Chirurgia generale dell’ospedale dove è ricoverata la donna, ha commentato: “come può una religione ancora oggi permettere un suicidio? Io sono deputato per giuramento a salvare le vite umane, invece sono stato costretto a presenziare e garantire un suicidio assistito”.
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L’uomo ha dovuto affrontare anche i famigliari della donna “I figli e i parenti solidali con lei si sono esaltati dicendo: mamma sei stata grande, hai dato una lezione a tutti i medici”.
Le figlie di Grazie si sono comportati come loro e alla fine l’hanno chiamata “satana” e “una vergogna umana”.
Unimamme, cosa ne pensate di questa triste vicenda di cui si parla su Le Iene?