Un neonato morto è stato trovato in una valigia nell’abitazione della donna che l’ha partorito. Sono in corso le indagini per sapere cosa sia successo.
Una scoperta terribile è stata fatta dai Carabinieri di un paese in provincia di Salerno. Nell’abitazione di una donna è stato trovato il corpo senza vita di un neonato. Sono in corso, in queste ore, accertamenti da parte degli inquirenti e del medico legale per capire cosa è successo al bambino.
Una donna di Vallo della Lucania, in provincia di Salerno, è arrivata al pronto soccorso dell’ospedale più vicino a seguito di una forte emorragia. Dopo un primo accertamento i sanitari dell’ospedale “San Luca” hanno capito che la donna aveva appena partorito ed insospettiti hanno subito avvisato le forze dell’ordine. I Carabinieri hanno perquisito l’appartamento dove abita la donna, una 30enne moldava, nella cittadina cilentana.
Perquisendo l’appartamento hanno fatto una tragica scoperta, vicino ad un armadio hanno trovato un neonato senza vita chiuso in una valigia.
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La donna è ancora ricoverata in ospedale, anche se le sue condizioni non sarebbero gravi ed ancora non è in stato di fermo. La 30enne vive da sola e forse lavorava come badante. Nelle prossime ore il medico legale eseguirà l’autopsia che stabilirà se il bimbo è nato morto o se la morte è arrivata in un momento successivo.
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Le indagini sono state affidate alla procura di Vallo della Lucania con i carabinieri della locale compagnia guidati dal capitano Annarita D’Ambrosio.
Da una prima ricostruzione, come riportato da Il Fatto quotidiano, la donna avrebbe partorito in casa solo poche ore prima del ritrovamento del cadavere dai carabinieri nella sua abitazione. In seguito si è rivolta per chiedere aiuto al 118, ma la sua posizione è ancora da chiarire. La donna rischia l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere.
In Italia se una donna vuole, dopo il parto, rinunciare al proprio figlio lo può fare. Nel DPR 396/2000, art. 30, comma 2, si legge: “La donna che non riconosce e il neonato sono i due soggetti che la legge deve tutelare, intesi come persone distinte, ognuno con specifici diritti. La legge consente alla madre di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell’Ospedale dove è nato affinché sia assicurata l’assistenza e anche la sua tutela giuridica. Il nome della madre rimane per sempre segreto e nell’atto di nascita del bambino viene scritto “nato da donna che non consente di essere nominata”.
Inoltre su tutto il territorio nazionale sono presenti delle culle per la vita, dove si può lasciare il bambino senza che nessuno faccia domande, a persone esperte.
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