Ragazza disabile ritirata da scuola dalla mamma perché le manca il sostegno.
Unimamme, oggi aiutiamo a diffondere la protesta di una mamma la cui figlia disabile non può andare a scuola perché non adeguatamente assistita.
Ecco che cosa ha scritto ieri sui social network:
“Fede lascia la scuola .ma non per sua volonta”
Ho 19 anni sono una ragazza speciale con tanta volontà dovrei frequentare il 4 anno all’Istituto d’arte dico dovrei perché la mia mamma oggi mi ha ritirato da scuola,
Passo le mie ore seduta in classe a guardare gli altri studenti e sapete perché?, perché non mi danno ciò che mi spetta. le insegnanti e gli educatori.
quindi come potete vedere dalle mie foto a malincuore lascio la scuola ORA CHIEDO POLITICI, PRIMO CITTADINO DOVE SIETE in quanti mi risponderete chiedo a tutti di fare arrivare la mia voce più lontana possibile
S A S S A R I”
Federica è una ragazza diciannovenne che, fin da piccola, sognava di creare vestiti e frequenta, o meglio, frequentava, un istituto d’arte. Federica ha anche una disabilità mentale.
Ora però la scuola che dovrebbe favorire integrazione, ecc… è diventata fonte di grande stress per la ragazza. La mamma infatti aggiunge: “seduta al banco da sola per cinque ore al giorno, tutti i giorni, senza fare niente se non vedere gli altri che fanno lezione. Non può fare nemmeno educazione fisica o il laboratorio di moda“.
Così, ogni mattina cercava di incoraggiarla: “Vedrai che oggi arriva un insegnante simpatico che si mette vicino a te e ti fa fare tante cose. Praticamente una barzelletta“.
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La mamma ha proseguito: “la direzione scolastica ha annunciato che verranno tolti pure gli educatori, i cui compiti verranno svolti dagli operatori scolastici”.
“Vorrei solo essere aiutata, che vengano rispettati i diritti di mia figlia. Quando sono andata a ritirare Federica, il dirigente scolastico mi ha detto che a giorni faranno la nomina dell’insegnante. Lo ripete dal primo giorno di scuola. Mi è presa una stretta al cuore mentre la portavo via, ma è stata una scelta giusta. In questo modo almeno non sta più male, perché quando torna da scuola è carica di stress e rimane nervosa per tutto il giorno”.
La donna sottolinea che, nei limiti del possibile, gli altri insegnanti hanno cercato di aiutare sua figlia.
“Ma come può un docente che deve gestire 22 ragazzi, seguire anche mia figlia? l massimo le danno un foglio per farla colorare”.
Il messaggio su Facebook della mamma di Federica ha ricevuto 3934 Like 5377 condivisioni, diventando virale.
Moltissime persone hanno mostrato solidarietà verso di lei nei commenti e di questo lei è grata. “Mi fa piacere, ma soprattutto sono felice per il fatto che la denuncia sia arrivata fuori dalla Sardegna. Perché il nostro è un problema che vivono tantissime altre mamme e tantissimi altri figli”.
Purtroppo, stando a quanto riportato sul Ministero dell’Istruzione ci sono 272 mila studenti che avrebbero diritto al sostegno, ma solo 156 insegnanti sono disponibili e, tra di loro, anche personale non qualificato.
Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda di cui si parla su Repubblica?
Noi speriamo che la situazione per Federica si risolva positivamente e che lei possa tornare preso a scuola con un’insegnante di sostegno.
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