L’11 ottobre si festeggia Sant’Alessandro.
Alla ricerca di un bel nome per il vostro bambino? Alessandro è quello che fa per voi. Di derivazione greca, significa “protettore degli uomini”. E’ diffuso in tutta Italia, sia al maschile che al femminile.
Le varianti maschili sono:
- Sandro
- Sandrino
- Alex
- Alexander
- Sandrino
I simboli sono:
- numero fortunato: 3
- colore: verde
- pietra: metallo
- metallo: oro
Chi porta questo nome ha un temperamento da lottatore, è dotato di una mente brillante e sogna la gloria e il successo. E’ generoso, orgoglioso, paziente e carismatico.
Il Santo del giorno: Sant’Alessandro Sauli
Per quanto riguarda il santo, oggi si festeggia Sant’Alessandro Sauli, vescovo cattolico, religioso e teologo italiano dell’Ordine dei Chierici Regolari di San Paolo, proclamato santo da papa Pio X nel 1904.
Figlio dei nobili genovesi Domenico e Tommasina Spinola, Alessandro avrebbe potuto avere tutto. A 17 anni, però, decise di entrare tra i Chierici Barnabiti il cui scopo è ancora oggi «rianimare lo spirito ecclesiastico e lo zelo per le anime tra il clero». Sono preti legati da una regola di vita comune, da severi compiti di studio e d’insegnamento.
In segno di obbedienza, Alessandro si espone a una prova molto sgradevole: vestito da nobile, compare nella piazza dei mercanti portando una croce enorme sulle spalle. Si umilia, si rende ridicolo, si espone allo scandalo e alla beffa. Da allora, la locuzione “portare la croce” è entrata per consuetudine nel nostro vocabolario.
A 24 anni viene nominato sacerdote diventando in poco tempo maestro e formatore di barnabiti chiamati a esser uomini della croce e del libro, della fede e della cultura. Pio V nel 1567 lo nomina vescovo di Aleria, in Corsica, dove c’è da fare tutto, compreso lo sfamare i fedeli, vittime di carestie e pirati. Alessandro resterà in Corsica per 20 anni prima di essere trasferito a Pavia dove continua a portare la croce nonostante lo sforzo e la fatica.
Durante una visita pastorale, a Calosso d’Asti, Alessandro accetta l’ospitalità del signore del luogo. Ma non nei saloni nobili: se ne sta al pianterreno con i lavoranti, vicino alla portineria. Ed è proprio qui, tra le persone più umili, che muore.
Allora unimamme ne sapete abbastanza per chiamare il vostro bambino Alessandro?