Elena Santarelli ha scritto un libro: Una mamma lo sa dedicato alla malattia del figlio maggiore di 10 anni, guarito da un tumore.
Unimamme, oggi torniamo a parlarvi di Elena Santarelli e del libro che ha scritto riguardo la malattia del figlio Giacomo, un bambino di 10 anni che ha superato un tumore alla testa.
Il volume, edito da Mondadori Piemme è in uscita il prossimo 22 ottobre e Elena Santarelli ha deciso di anticipare qualcosa.
In maggio la showgirl ha annunciato che il figlio era in follow up.
Giacomo ha finalmente potuto godersi un’estate speciale, in salute, come non accadeva da tempo. “Giacomo ha chiesto di fare un viaggio a New York, siamo andati solo io, lui e il papà. Quando eravamo lì mi ha detto: ‘Sto bene perché nessuno mi riconosce’. A giugno, durante un pranzo al mare, è entrato in acqua e ha cominciato a nuotare vestito. ‘Mamma quanto è bello fare il bagno!’, mi ha detto con gli occhi così brillanti che mi ha fatto commuovere”.
Sui social più di un utente l’ha critticata per il fatto di aver sovraesposto la malattia del figlio.
Ora è tornata in prima linea con questo libro, spiegando la sua decisione. “Non avrei mai accettato di farlo se non avessi potuto devolvere l’intero ricavato del libro all’associazione Heal, che sostiene la ricerca nell’ambito della neuro-oncologia pediatrica. Sarebbe stato più facile sparire, ma il presidente mi ha detto: ‘Ti prego, Elena, hai portato tanto alla nostra causa”. Allora non mi sono tirata indietro. Anche se quelle critiche, i dubbi sulla mia buona fede, mi hanno profondamente ferita’”.
La showgirl ammette che il libro le è costato “tanto, anche se in parte è stato terapeutico. Chi ti dice di lasciarsi tutto alle spalle non sa di che cosa sta parlando, non ha vissuto la malattia. Ripercorrere alcune vicende mi ha fatto male, per questo, e non mi vergogno a dirlo, sto seguendo una terapia psicologica. Si chiama “Emdr” e si basa sul movimento degli occhi tra la psicoterapeuta e il paziente per elaborare il dolore. Questa tecnica ha aiutato anche Giacomo”.
Il fatto di aver cercato di affrontare la malattia del figlio sfoderando un grande sorriso le si è ritorta contro: “e l’ho pagato caro (…) Ovunque andassi tutti mi facevano domande senza rendersi conto che Giacomo non aveva una banale influenza ma un tumore”.
La Santarelli ha spiegato: “quando Giacomo era sotto terapia, volevo fare tutto da sola, mi sentivo Wonder Woman. Il mio unico pensiero era andare avanti, sembravo dopata. Poi c’è stato il crollo e ho capito di aver bisogno di aiuto“.
Pochi giorni prima della diagnosi di Giacomo circa la presenza di un tumore, la Santarelli aveva affrontato una biopsia.
“Ero stata operata per una coxartrosi. L’operazione era andata bene, ma il dottore mi disse che aveva trovato un tessuto che lo preoccupava, e quindi mi fecero una biopsia per capire se si trattava di una massa benigna o maligna (…) Se avessi dovuto fare il percorso di Giacomo non avrei avuto la sua forza e il suo coraggio“.
La showgirl condivide lo stato attuale del figlio. “Sereno, felice, anche se è cresciuto parecchio, sia in altezza che in maturità. Siamo nella fase “Follow up”, quindi per i prossimi cinque anni dobbiamo comunque fare controlli, ma l’ottimismo non ci mancherà mai”.
Infine, nel corso dell’intervista di Adnkronos le è stato chiesto se lei e il marito, l’ex calciatore Bernardo Corradi, abbiamo intenzione di dare un fratellino a Giocomo e Greta, questa è la risposta: “adesso proprio no, perché quando metti al mondo un figlio non ti rendi conto di tante cose, non pensi certo a quelle brutte. In questo caso sarebbe veramente rischioso per me, devo prima riprendermi, recuperare me stessa”.
Unimamme, cosa ne pensate di quanto ammesso e anticipato?
Introduzione al mondo delle notizie per i bambini: come fare a mostrare loro il mondo,…
In base al tipo di lavoro che fate (o allo stato della gravidanza) potreste dovere…
Seggiolino in auto obbligatorio per i bambini: ecco cosa dice il Codice della Strada (e…
Più batteri che nel gabinetto: un oggetto davvero comune nelle case di chi ha bambini…
No, la genitorialità non deve essere per forza privazione del sonno: ecco cosa potete fare…
Quale posizione ha il vostro bambino in grembo? Non serve un'ecografia: puoi scoprirlo seguendo i…