Il barcone con i migranti naufragato il 7 ottobre scorso è stato ritrovato, all’interno ci sono 12 corpi.
Unimamme, oggi vi parliamo di un drammatico ritrovamento in fondo al mare.
Il 7 ottobre scorso un barcone contenente più di 50 migranti è affondato a 6 miglia dalle coste di Lampedusa.
C’è stata una strage di donne e bambini dove la Guardia Costiera è riuscita a salvare solo 22 persone. 13 erano stati i corpi recuperati, tutti appartenenti a donne, mentre tra i dispersi c’erano anche 8 bambini.
I funerali dei 13 morti riportati sulla terra ferma erano stati celebrati presso la Casa della Fraternità di Lampedusa su richiesta dei pochi sopravvissuti.
Francesca Lorenzi, consigliere comunale a Firenze con Fratelli d’Italia, con un messaggio su Facebook aveva criticato le bare scrivendo quando segue: “ho visto tutte le bare in fila e mi sono domandata chi avesse pagato quelle bare e quei funerali…
Venale? Cinica? No, realista dal momento che ci sono famiglie italiane che non possono permettersi 4 o 5mila euro, minimo, per accompagnare il proprio caro al cimitero… E adesso attaccatemi pure ma chi ci è passato può capire di cosa parlo…”
Ricordiamo che i funerali di povertà sono gratuiti e vengono pagati dal Comune che stanzia dei fondi ogni anno.
A ogni modo ora è stato ritrovato il barcone dei migranti affondato a 60 metri di profondità nel Mediterraneo e a sei miglia a sud di Lampedusa.
I sommozzatori della Guardia Costiera hanno individuato 12 corpi, tra qui quelli di una giovane donna e di un bimbo.
I cadaveri sono stati scoperti da un robot subacqueo che da giorni cercava in quella zona. Inoltre potrebbero trovarsi altri cadaveri nei pressi del barcone.
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Il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella ha detto: “Ci abbiamo creduto fino alla fine. La Guardia costiera ci ha creduto e non ha mai mollato“.
Ha aggiunto: “Il barchino è stato individuato grazie a un sonar a quelle profondità i sommozzatori possono stare davvero pochi minuti”.
Il Procuratore aggiunto Vella spiega: “Oggi è stata trovata dal robot una macchia che era compatibile con il barchino naufragato a quel punto il robot è stato mandato giù in profondità ed allora è stato individuata l’imbarcazione. Anche il nome corrisponde”.
Tra i cadaveri, come accennato, c’era anche quello di una mamma che abbracciava suo figlio nel momento più disperato.
“Domani riprenderemo e ricerche. Il piano è di mandare giù i sommozzatori per portare su un cadavere alla volta. CI vorranno almeno tre giorni. Gli uomini della Guardia costiera ci hanno messo non solo la professionalità ma anche il cuore…”
Unimamme, avete qualche riflessione da condividere su questo ritrovamento di cui si parla su Il Mattino?
Siete rimaste colpite come noi dalle immagini divulgate dalla Guardia Costiera?
Naturalmente apprezziamo lo sforzo della Guardia costiera che soccorre i migranti e che, in questo caso, sta cercando i corpi per dare loro degna sepoltura.
Questa è l’ennesima tragedia del mare, per la quale non ci sono parole, ma tanto dolore per le vite spezzate.
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