Dei bambini denunciano l’insegnante di sostegno che avrebbe maltrattato una bambina disabile che le era stata affidata. La maestra nega tutto.
Una maestra di sostegno è stata denunciata per presunti maltrattamenti su di una bambina che avrebbe dovuto seguire ed aiutare mentre si trovava a scuola. Quando succedono episodi dove i bambini sono maltrattati dai loro insegnanti le indagini partono sempre dai genitori che notando il comportamento diverso nel figlio e si recano dai Carabinieri per sporgere la denuncia. Questa volta a denunciare i gravi episodi di maltrattamenti sono stati i bambini stessi, i compagni di classe della bambina: “Quando sono sole in classe le dà i pugni. Va protetta, è meno fortunata di noi”.
La procura di Roma ha aperto un’indagine nei confronti di una maestra di sostegno di 36 anni che è stata accusata di maltrattamenti. La donna era stata affidata ad una bambina di 10 anni con una grave disabilità. La bambina frequenta una scuola elementare e certe volte fa lezione da sola con la maestra, altre volte sta in classe con i compagni. Come riportato da Repubblica, i compagni di classe hanno notato che la maestra di sostegno, appena le altre maestre, si allontanavano dall’aula, aveva degli atteggiamenti violenti verso la bambina disabile. La maestra la insulta, la picchia, la umilia invece di prendersi cura di lei.
I bambini hanno così deciso di intervenire e ne hanno parlato con i genitori. Insieme, adulti e bambini, hanno deciso di rivolgersi alle maestre che hanno segnalato il caso alla dirigente scolastica. In via precauzionale, la maestra di sostegno è stata separata dalla sua alunna, ma sempre a scuola.
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Una mamma però ha deciso di parlare con i Carabinieri, i quali hanno aperto un’inchiesta ed hanno ascoltato sei dei bambini in un’audizione protetta. I bambini che sono stati sentiti fino ad adesso, hanno raccontato di quello che avveniva in classe, in mensa e nei corridoi. Un bambino ha riferito agli uomini della quarta sezione del nucleo investigativo di Roma e al pm Stefano Pizza: “L’insegnante si comporta male con tutti, anche con noi. Ma lei è stata meno fortunata di noi per questo deve essere più rispettata, quella maestra dovrebbe proteggerla e invece è cattiva. Le tira pugni sulle mani, calci. Certi giorni si tocca le gambe in continuazione per il male delle botte”.
Un altro ha anche pianto ricordando quei momenti: “La maestra lo fa quando è sicura che le altre insegnanti non la vedano. A volte, quando sono loro due da sole nella classe, sentiamo le urla. La insulta, la umilia. Le dà gli schiaffi se non si lava bene le mani. La spinge per terra. Lei è nostra amica, ci vuole bene e noi vogliamo bene a lei e quello che le succede non è giusto”. Anche le maestre ordinarie hanno scritto una lettera agli inquirenti.
Gli inquirenti hanno sentito anche la maestra di sostegno che nega ogni accusa. La procura in un primo momento aveva chiesto una misura cautelare, ma il gip non ha accettato. I pm hanno fatto ricorso sperando che l’insegnante di sostegno non stia più con nessun bambino.
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