Bimbo morto dopo caduta dalle scale, interviene il ministro Lorenzo Fioramonti: “Tragedia che si poteva evitare”.
È ancora forte lo shock a Milano per la morte del bambino di quasi sei anni caduto nella tromba delle scale in una scuola elementare a Milano. La famiglia del piccolo è comprensibilmente chiusa nel suo dolore, mentre le indagini cercano di fare chiarezza sulla dinamica dell’accaduto. Nel frattempo sulla vicenda è intervenuto il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti che nell’esprimere il suo cordoglio alla famiglia del bambino ha sottolineato che forse la tragedia si sarebbe potuta evitare se si fosse investito di più nella scuola.
Sono in corso le indagini sulla morte del bambino di cinque anni precipitato dalle scale della scuola elementare Giovanni Battista Pirelli di Milano. Lo scorso 18 ottobre il bambino stava tornando in classe dopo essere andato in bagno, quando nel tragitto si è fermato, ha preso la sedia con le rotelle della bidella, l’ha trascinata fino alla ringhiera delle scale, ci è salito sopra e si è affacciato sulla tromba delle scale. In un attimo il piccolo ha perso l’equilibrio ed è precipitato per 11 metri, la sua classe si trova al secondo piano della scuola. Una vicenda assurda e ancora senza una spiegazione.
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Stando a come riporta Il Giorno, il bambino era andato in bagno sotto la vigilanza della bidella. Quando è uscito, la bidella stava ancora aspettando i bambini di altri due classi, così il piccolo è tornato in classe da solo. Questo momento gli è stato fatale. Gli inquirenti stanno acquisendo tutti gli elementi utili per fare chiarezza sull’accaduto.
Nel frattempo, sulla tragedia è intervenuto il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti. Ieri nel suo intervento alla Camera, il ministro ha chiesto un minuto di silenzio e di raccoglimento per il bimbo morto. “Come sapete la scorsa settimana un bambino di 6 anni è caduto all’interno di una scuola di Milano e ieri sera è deceduto – ha detto Fioramonti -. Ovviamente le tragedie accadono, accadono ovunque, però in un Paese dove tante ma tante scuole sono in difficoltà, il personale è sottopagato e insufficiente, le strutture non sono adeguate, non si può fare a meno di pensare che se avessimo investito in maniera diversa forse qualche tragedia ce la saremmo potuta evitare. Ritengo che questo sia un lutto per tutta la scuola italiana e per il mondo della formazione e della ricerca in generale“. Il ministro ha riferito anche di aver “disposto tutti gli accertamenti dovuti” e di confidare nel lavoro della magistratura.
Il momento di raccoglimento è stato chiesto dal ministro Fioramonti anche oggi, durante la partecipazione alla Fiera della formazione con studenti e insegnanti. “Sono venuto qui a Milano in punta di piedi – ha detto Fioramonti -, mandando un messaggio da padre alla famiglia, che immagino sia straziata da una tragedia da cui non si può ripartire“. Ai giornalisti che gli hanno chiesto se avesse incontrato la famiglia del bimbo morto, il ministro ha risposto di rispettare moltissimo la famiglia e la sua riservatezza, invece ha incontrato n forma privata la dirigente scolastica della scuola elementare Pirelli, “per portare a lei e alla sua comunità la vicinanza del ministero. Questa è una tragedia enorme e l’ho definita anche un lutto per il mondo della scuola”, ha dichiarato Fioramonti.
“Queste tragedie possono sempre capitare – ha ribadito il ministro -. Però in un contesto in cui la scuola è costantemente sottofinanziata e il personale non è sempre sufficiente, non si può fare a meno di pensare che in un contesto diverso, con maggiori finanziamenti, più personale, e delle strutture magari più adatte questa tragedia si sarebbe potuta evitare“, ha detto Fioramonti al Corriere della Sera.
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