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Seggiolini antiabbandono: quando e come mettersi in regola

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Valentina Crea
Seggiolini antiabbandono: quando e come mettersi in regola – Universomamma.it

I seggiolini antiabbandono sono diventati legge. Sulla Gazzetta Ufficiale sono state pubblicate tutte le informazioni per adeguarsi.

Ad inizio mese è stato firmato il decreto attuativo dell’articolo 172 del nuovo codice della strada, per prevenire l’abbandono di bambini nelle auto, da parte della ministra dei trasporti, Paola De Micheli. Si aspettava solo la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta ufficiale per fa si che sia obbligatorio installare dei dispositivi anti-abbandono nei seggiolini. In questi giorni sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il decreto del ministero delle infrastrutture. Le nuove norme entreranno in vigore nei prossimi giorni. I casi di bambini morti perché dimenticati in auto sono una decina a partire dal 1998. Ci sono stati però diversi genitori che hanno confessato di aver dimenticato il figlio in macchina, ma per fortuna senza un tragico epilogo.

Seggiolini anti-abbandono: quando entreranno in vigore, il bonus e le caratteristiche

Come confermato al Corriere della sera, le nuove norme entreranno in vigore dal 7 novembre. I dispositivi antiabbandono dovranno essere usati per i bambini di età inferiore ai 4 anni. Per chi non fosse in regola per quella data rischia una vera e propria multa che va dagli 81 ai 326 euro, in più verranno tolti anche 5 punti sulla patente. Se nell’arco di due anni si viene multati di nuovo per la stessa infrazione è prevista la sospensione della patente di guida da 15 giorni a due mesi. Secondo l’Istat, l’obbligo riguarda 2 milioni di bambini che hanno meno di quattro anni e che sono residenti in Italia. Il decreto entra in vigore il 7 novembre, ma per adeguarsi c’è tempo fino al 6 aprile 2020.

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La legge ha previsto anche degli sgravi fiscali per permettere ai genitori di adeguarsi all’obbligo. I prodotti presenti sul mercato hanno un costo che varia dai 50 ai 100 euro. La legge di bilancio 2019 ha previsto un bonus di 30 euro a dispositivo, fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Per 2019 sono stati stanziati 15.1 milioni di euro, mentre per il 2020 un milione di euro. Nel decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, definisce il sensore anti abbandono come “un dispositivo di allarme, costituito da uno o più elementi interconnessi, la cui funzione principale è quella di prevenire l’abbandono dei bambini, di età inferiore ai quattro anni”. Per sapere se i dispositivi sono a norma basterà controllare che sia presente il marchio CE.

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Le caratteristiche principali che la legge ha identificato sono:

  • deve funzionare grazie a sistemi elettronici o sensori;
  • non deve assolutamente alterarne le caratteristiche di omologazione del veicolo o del seggiolino a cui si aggiunge;
  • deve essere in grado di attivarsi automaticamente ad ogni utilizzo, senza ulteriori azioni da parte del conducente;
  • deve dare un segnale di conferma dell’avvenuta attivazione;
  • l’allarme innescato deve essere in grado di attirare l’attenzione attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici (cioè tattili, come una vibrazione, ndr), percepibili all’interno o all’esterno del veicolo;
  • se alimentato da batteria, il dispositivo deve essere in grado di segnalare al conducente livelli bassi di carica rimanente;
  • può essere dotato di un sistema di comunicazione automatico per l’invio, per mezzo delle reti di comunicazione mobile senza fili, di messaggi o chiamate.

I dispositivi che ad oggi sono presenti sul mercato sono di due tipi:

  • integrati all’interno dei seggiolini;
  • indipendenti o “universali” che possono essere trasferiti da un seggiolino all’altro. Per questi dispositivi è previsto un sensore di peso che si mette sotto al bambino e si collega o con un cavo o via Bluetooth all’accendisigari per connettersi con l’impianto elettrico dell’automobile.

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Voi unimamme avete figli che rientrano in questo obbligo? Avete già pensato a quale dispositivo acquistare?

 

 

 

 

Valentina Crea

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