Una maestra ha denunciato il caso di una bimba che è stata maltrattata a scuola ed è stata sospesa.
Unimamme, un’insegnante che lavora in una scuola di Pavia ha cercato di proteggere la sua piccola alunna in modo tempestivo, ma non è stata sostenuta e, anzi, punita.
Maestra aiuta un’alunna che subisce abusi
I fatti venuti alla luce risalgono allo scorso anno scolastico. L’insegnante protagonista di questa vicenda all’epoca era precaria, mentre ora lavora a tempo determinato in un altro istituto. La professoressa si era accorta che una sua piccola alunna di una scuola elementare in provincia di Pavia veniva a scuola con dei lividi sulle gambe, inoltre mostrava comportamenti sospetti, cioò aveva pianti frequenti in classe.
La docente aveva segnalato il fatto alla dirigente scolastica e, successivamente, si è rivolta direttamente alle forze dell’ordine. La direttrice, però, ha deciso di sospenderla per un giorno, non retribuito, per aver violato il segreto d’ufficio e avere recato un danno d’immagine alla scuola. L”insegnante commenta quanto accaduto: “il provvedimento della dirigente scolastica mi ha ferito molto, perché ha messo in discussione la mia professionalità e soprattutto sembra spingere gli insegnanti a farsi gli affari propri”.
La docente aveva segnalato più volte le lesioni riscontrate sulla piccola, ma la dirigente scolastica non aveva mai preso provvedimenti. Nel marzo scorso si era verificato un episodio ancora più preoccupante dei soliti. Il giorno dopo aver preso un 6 in un’interrogazione la piccola si è presentata a scuola con dei lividi sulle ginocchia. Aveva raccontato di essere caduta a terra sulle ginocchia, perché il padre l’aveva sculacciata così tanto da farle perdere l’equilibrio. Da qui la decisione di intervenire. Sempre la professoressa si è rivolta al tribunale di Pavia, assistita dall’avvocato della Uil, Luisa Flore, per chiedere l’annullamento della sospensione. Qualche giorno fa il giudice Donatella Oneto ha deciso di aggiornare l’udienza al prossimo 15 dicembre e nel frattempo ha invitato la nuova dirigente scolastica, che ha preso il posto di quella che aveva deciso la sospensione, a revocarla, restituendo i 75 Euro di mancata retribuzione.
La piccina, invece, grazie alla segnalazione dell’insegnante, è stata affidata alla nonna in attesa che si chiariscano i presunti abusi avvenuti in famiglia. «La bambina era in pericolo e si doveva agire. Dobbiamo sempre aspettare le tragedie?” ha aggiunto la prof. Dal sindacato Uil commentano: “con provvedimenti come questo si alimenta l’omertà, inducendo i colleghi della maestra sospesa a non seguire questo esempio e a tacere nel caso in cui vengano a conoscenza di episodi gravi”.
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Anche il sottosegretario all’istruzione Peppe De Cristofaro ha esposto la sua opinione: “La vicenda della maestra di Pavia che prende l’iniziativa, essendo rimasta inascoltata, di denunciare un caso di violenza verso un minore e che si ritrova punita perché con la sua iniziativa avrebbe danneggiato l’immagine della scuola ha dell’incredibile. L’amministrazione scolastica dovrebbe piuttosto ringraziare la sensibilità e l’attenzione di questa docente, altro che portare per le lunghe l’iter burocratico-giudiziario. Nell’amministrazione scolastica di questo Paese. episodi del genere non dovrebbero mai accadere, e non dovranno mai accadere. Spero che in tempi rapidissimi si possa annullare l’assurdo provvedimento di sospensione per rimediare a un grave errore. E chiedere scusa alla maestra, alla quale esprimo tutto il mio sostegno e la mia solidarietà”.
Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda raccontata su Il Giorno?