70 casi di bambini intossicati a scuola dopo aver consumato il pasto proposto in mensa. Non si esclude, però, la possibilità di un virus intestinale.
Sono tantissimi i bambini che ogni giorno consumano un pasto nelle mense scolastiche durante la pausa pranzo. A Bologna, qualche giorno fa, alcuni bambini di tre scuole hanno accusato intensi e diffusi malesseri: mal di pancia, vomito e diarrea. Tutti sintomi che sono tipici di una intossicazione alimentare. L’Asl, subito allertata, ha raccolto diversi campioni di cibo sui quali verranno fatti gli opportuni accertamenti. Per il momento si sospetta di una intossicazione alimentare, ma non si esclude anche un virus intestinale.
In tre scuole elementari e d’infanzia sono stati segnalati 70 casi di bambini tra i 3 anni ed i 10 anni che si sono sentiti male dopo aver consumato i pasti nella mensa della loro scuola. I bambini, quasi tutti in contemporanea, hanno iniziato a stare male lamentando dolori addominali, nausea, vomito e diarrea. Alcuni di loro sono stati portati anche al pronto soccorso dell’ospedale più vicino, ma per fortuna sono stati dimessi dopo poche ore. Come riportato da Fan Page, i bambini avevano mangiato pasta e fagioli, insalata e formaggio che era stato preparato dalla stessa ditta che ha vinto l’appalto per la preparazione di pasti in tutti e tre i plessi scolastici. Le scuole sono ubicate tra i comuni di Argelato e di Funo.
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Nelle scuole sono subito intervenuti i carabinieri della stazione di San Giorgio del nucleo di antisofisticazione, l’Ausl e il servizio di pediatria. Gli ispettori sanitari hanno richiesto tutti i documenti dell’azienda che fornisce i pasti. Si sospetta che possa essersi trattato di una intossicazione alimentare di massa causata da qualche cibi avariato usato nel preparate di pasti a mensa. Sono per questo, stati prelevati dei campioni di cibo. La stessa azienda fornisce migliaia di pasti ogni giorno in numerose scuole. Come riportato da Il resto del Carlino, l’azienda è la Dussmann con sede a Funo di Argelato. I responsabili della azienda che si occupa del servizio mensa hanno collaborato con le autorità fornendo dei campioni del pasto incriminato ed anche quelli del giorno precedente, pizza margherita, prosciutto cotto e carote.
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I medici dell’Asl hanno spiegato alle famiglie che i dolori potrebbero sorgere anche dopo sette ore dall’ingestione di un eventuale cibo avariato. Per questo tutti bambini dovranno essere tenuti sotto controllo. Le autorità sanitarie non escludono che la causa dei dolori potrebbe essere un virus intestinale. Il sindaco del comune, Claudia Muzic, è intervenuto in prima persona per seguire le procedure di controllo: “Prima di essere un primo cittadino, sono anch’io una mamma. Mia figlia frequenta l’istituto comprensivo e consuma anche lei gli stessi pasti. Capisco, quindi, le preoccupazioni dei genitori. È necessario indagare per capire l’accaduto”. Diversi genitori vorrebbero sporgere denuncia e bisognerà aspettare ancora qualche giorno per avere gli esiti delle analisi sul cibo.
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