Tumore al seno, un esame del sangue lo scoprirà in anticipo. La rivoluzione da uno studio scientifico.
Una nuova speranza contro il tumore al seno viene da un esame del sangue. Grazie a un apposito test messo a punto da un gruppo di ricercatori inglesi sarà possibile in futuro prevedere il manifestarsi del cancro con largo anticipo grazie alla presenza di alcuni anticorpi nel sangue che segnalano la presenza del tumore. Ecco di cosa si tratta.
Il tumore al seno è il cancro più diagnosticato in Italia, con oltre 52 mila donne colpite ogni anno. Nonostante un generale calo delle diagnosi di cancro nel 2019 nel nostro Paese, quelle per carcinoma mammario rimangono elevate. Sebbene le cure e la sopravvivenza siano in netto miglioramento, il tumore al seno è ancora molto pericoloso e la sua diagnosi precoce è fondamentale, soprattutto per le forme più aggressive.
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Ora, grazie a un nuovo esame del sangue sarà possibile diagnosticare un tumore al seno con cinque anni di anticipo, prima del manifestarsi dei sintomi. Il test è stato messo a punto dai ricercatori dell’Università di Nottingham, in Inghilterra, ed è stato presentato a Glasgow, in Scozia, dove si sta svolgendo in questi giorni la Conferenza annuale del National Cancer Research Institute.
Gli studiosi inglesi hanno scoperto che gli antigeni prodotti dalle cellule tumorali, che stimolano la produzione degli anticorpi contro di loro, gli autoanticorpi, sono dei buoni marcatori del cancro che possono essere individuati nel sangue tramite un apposito esame. Pertanto, i ricercatori hanno sviluppato dei pannelli di marcatori di antigeni associati al tumore (TAA), già associati al carcinoma mammario, per verificare se sono presenti gli autoanticorpi contro di loro nei campioni di sangue prelevati dai pazienti.
I ricercatori hanno individuato tre gruppi di antigeni associati al tumore (TAA) contro i quali testare gli autoanticorpi. Ad un numero maggiore di antigeni presi in considerazione corrispondeva una migliore accuratezza dell’esame del sangue. Ad esempio, l’esame su un gruppo di cinque antigeni TAA ha rilevato in modo corretto il tumore al seno nel 29% dei campioni di sangue dei pazienti affetti dal cancro e ha individuato in modo corretto l‘84% dei campioni di sangue del gruppo di controllo, non affetto da cancro. Invece, con il gruppo di sette antigeni TAA è stato scoperto correttamente il 35% dei campioni di pazienti affetti da cancro e il 79% dei campioni del gruppo di controllo. Ancora più accurati i risultati dei test con nove antigeni TAA, che hanno individuato correttamente il cancro nel 37% dei campioni di pazienti malati e nessuno nel 79% dei campioni del gruppo di controllo.
Questi esami del sangue, per individuare il tumore al seno dalla presenza di autoanticorpi prodotti dagli antigeni associati al cancro, sono stati effettuati nell’ambito di uno studio pilota condotto dai ricercatori del Center of Excellence for Autoimmunity in Cancer (CEAC) presso la School of Medicine dell’Università di Nottingham. Gli studiosi hanno prelevato campioni di sangue da 90 pazienti al momento della diagnosi di cancro al seno e li hanno confrontati con campioni di sangue prelevati da altri 90 soggetti senza il cancro, ovvero i componenti del gruppo di controllo. I campioni di sangue così prelevati sono stati analizzati per verificare la presenza di autoanticorpi contro 40 antigeni associati (TAA) al carcinoma mammario e anche contro 27 TAA che non erano noti per essere collegati al tumore al seno. Infatti, il cancro al seno induce autoanticorpi contro specifici antigeni associati al tumore. I ricercatori sono stati in grado di individuare il tumore con ragionevole precisione, identificando questi autoanticorpi nel sangue.
I ricercatori hanno spiegato che sarà necessario sviluppare ulteriormente questo esame del sangue, affinché sia più preciso e accurato. In ogni caso, questi risultati preliminari lasciano ben sperare sulla possibilità di scoprire un tumore al seno nella fase iniziale. Quando il test sarà migliorato e più preciso, sarà sufficiente un normale esame del sangue per una diagnosi precoce del tumore. Al momento i ricercatori stanno esaminando i campioni del sangue di 800 pazienti contro un gruppo di nove antigeni associati al tumore. Un’analisi che dovrebbe dare una maggiore accuratezza del test, che i ricercatori si aspettino migliori nel tempo.
Le diagnosi di tumore attraverso un esame del sangue sarebbero utili soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito, osservano sempre i ricercatori, inoltre si tratterebbe di un metodo di screening più semplice da implementare rispetto a quelli tradizionali, come la mammografia. I ricercatori calcolano che questo esame del sangue sarà disponibile tra quattro o cinque anni, se tutto andrà bene e il programma sarà finanziato.
Il test del sangue per scoprire il tumore al seno appartiene alle nuove ricerche che si basano sulla cosiddetta biopsia liquida e che sono in aumento negli ultimi anni. Si tratta di metodi di diagnosi che presentano numerosi vantaggi, in primo luogo perché sono meno invasivi e poi anche perché consentono di raccogliere informazioni sulla genomica del tumore.
Proprio nell’ambito di questi nuovi metodi diagnostici vi avevamo già segnalato un altro test del sangue per scoprire il tumore al seno, in questo caso un test personalizzato per scoprire eventuali recidive in donne già malate e guarite dal tumore. Obiettivo di questo test è la diagnosi precoce delle recidive nei tumori al seno.
La notizia del nuovo test del sangue per scoprire il cancro al seno è stata data da Repubblica.
Che ne pensate unimamme di questo nuovo metodo di diagnosi?
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