L’assunzione di droga ed alcol in gravidanza è pericolosa per i neonati. Le donne che assumono queste sostanze non lo dico ed è un grave problema.
Gli ultimi casi di cronaca hanno segnalato che in terapia intensiva dei reparti di pediatria ci sono tanti neonati ricoverati perché poco tempo dopo essere venuti al mondo hanno una crisi di astinenza da sostanze stupefacenti.
Molte donne non rinunciano nemmeno quando sono incinte a fare uso di una dose di droga. Così partoriscono bambini che devo subito prendere il metadone e seguire delle terapie per poter affrontare senza crisi i primi giorni di vita.
In pochi giorni, solo nell’Ospedale romano Casilino, sono stati ricoverati quattro neonati in crisi di astinenza con pianto incessante ed in stato di agitazione. Come riportato da Repubblica, le sostanze più insidiose e pericolose per i neonati sono droghe sintetiche, cocaina ed alcol. Solo i figli di madri dipendenti dall’eroina, che sono seguite dai servizi territoriali per le tossicodipendenze (Sert) sono segnalati ai neonatologi. Nei casi di donne incinte e dipendenti da altre sostanze non i medici sono costretti a far fronte alle crisi d’astinenza dei neonati senza preavviso e senza poter ricorrere a protocolli collaudati.
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Ad essere preoccupato per questa grave situazione è anche il professor Mario De Curtis, direttore dell’unità di Neonatologia al Policlinico Umberto I: “Il problema esiste noi siamo un centro per le gravidanze a rischio, riscontriamo circa 20 casi di questo tipo su 1.500 nascite l’anno. In una percentuale significativa di casi i neonati possono presentare come sintomi dell’astinenza, tremori, convulsioni, vomito, diarrea“.
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Molto spesso quando le donne assumono pasticche o cocaina gli specialisti non ne sono a conoscenza. Chi si accorge del problema sono le ostetriche che o notano un pianto strano dei bambini o dei comportamenti strani nei genitori, ad esempio disinteresse verso il parto. A questo punto si fanno le analisi sulle urine del neonato e le segnalazioni al servizio di assistenza del paziente, che avverte il tribunale dei minori. Il direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia del Fatebenefratelli all’Isola Tiberina, Antonio Ragusa, ha affermato: “Il problema sono le droghe sintetiche le persone non sanno esattamente quali molecole hanno assunto ed è più difficile far fronte alla crisi del bimbo se non si conosce la sostanza” . Per quanto riguarda la cocaina: “Se le madri hanno smesso di assumerla qualche giorno prima del non c’è traccia nelle urine”.
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Il dIttore Mauro Ceccanti del centro di riferimento alcologico della Regione all’Umberto I, afferma che le donne che in gravidanza assumono alcol non avvisano nemmeno i medici: “Quarantotto neonati su mille nel Lazio hanno problemi di fetopatia da alcol circa 1.250 su 25mila nascite l’anno nel Lazio. L’alcol è la seconda causa di danni al cuore dopo l’infarto. Nel corso della crescita provoca disabilità mentali. Riduce le capacità cognitive, la gestione delle emozioni. È probabile che i cosiddetti ” bulli” siano figli di madri che bevono in gravidanza. Quando vanno a partorire non avvertono i medici”.
Per il dottore Massimo Barra, l’eroina o il metadone non sembrano costituire un grave problema: “Nella mia carriera non ho mai consigliato a una paziente di abortire. Se il neonato ha una crisi d’astinenza è sufficiente somministrare piccole dosi di metadone secondo quanto prevedono i protocolli. I neonato non avrà conseguenze“.
Voi unimamme eravate a conoscenza di questi gravi problemi che rischiano di subire i neonati? Cosa ne pensate?
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